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31 Gennaio 2016 43 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
01. The War Has Begun *
02. Hypocrisy *
03. Wide Awake *
04. Every Heartbeart *
05. When Death Is Calling
06. 21 Guns *
07. Falling
08. The Other Side *
09. Point Of No Return
10. True Love Awaits You *
11. Go
Formazione:
Ronnie Atkins - voce e cori
Erik Martensson - chitarre, basso, tastiere e cori
Magnus Ulfstedt - batteria
Ospiti:
Thomas Larsson - solo di chitarra in "Every Heartbest" & "Wide Awake"
Fredrik Folkare - solo di chitarra in "Point Of No Return" & "Hypocrisy"
Magnus Henriksson - solo di chitarra in "The War Has Begun"
L’Unione Nordica, o meglio Nordic Union, non è la nuova incarnazione a livello internazionale del movimento politico capitanato da Salvini, come qualche lettore più distratto avrebbe potuto pensare, ma bensì l’unione di due forze Artistiche del Nord Europa che forse solo quei geniacci (o pazzi furiosi, fate voi, la sostanza non cambia 🙂 ) della Frontiers Music Srl potevano pensare di mettere a lavorare insieme.
E’ così infatti che la penna, e una buona manciata di strumenti (chitarra, basso, tastiere), dell’enfant prodige del melodic rock internazionale Erik Martensson (se volete saperne di più su di lui leggetevi questa completa monografia) incontrano l’ugola tutt’altro che delicata di Ronnie Atkins (Pretty Maids).
Martensson non è nuovo a questo tipo di collaborazioni avendo già prestato il suo talento compositivo a vari progetti tra cui va sicuramente ricordato W.E.T. e l’ultimo lavoro solista del compianto Jimi Jamison (Survivor), senza contare i suoi Eclipse.
Tante incognite ed un bel po’ di rischi da una parte si contrappongono all’indiscusso talento dei due nordici dall’altra, basterà a far brillare la nuova Stella Nordica o le nebbie di un progetto potenzialmente confusionario la oscureranno? (Si, lo so che avete già letto il voto e quindi sapete che per me è un “SI, basta e avanza” 🙂 )
Epico! Pura epicità sprigionata da una chitarra incalzante ed una voce che ti pugnala diretta nelle viscere! Così parte Nordic Union sulle note di The War Has Begun… e provate voi poi a non girare per le strade pugno al cielo urlando Oh Mother Oh Father, The War has Begun!!!! Live, i Nordic Union li vogliamo Live, già solo per un pezzo come questo!
Riprendiamoci un po’ di savoir faire e ricomponiamoci… IMPOSSIBILE, quando parte Hipocrisy, primo singolo estratto, si è catapultati in cori da panico a cui è impossibile contrapporre ogni minima difesa! Wide Awake riporta invece a reminescenze molto Eclipse dell’ultimo Armageddonize così come sulle note di Every Heartbeart ci si aspetterebbe di sentire quasi partire la voce di Jeff Scott Soto tanto questa ballad sembra uscire da uno degli album dei W.E.T., e quasi che viene da pensare a cosa sarebbe tutto un album dei W.E.T. cantato da Ronnie Atkins!
Primo terzo dell’album bruciato alla velocità della luce senza cali e ci si immerge nella parte forse più dura e rocciosa con When Death Is Calling e con l’entrata spaccaossa di 21 Guns… ma che ritornello ultramelodico che sale sul palco di questo pezzo!
Giusto rimarcare a questo punto la notevole qualità della produzione (bombastica e cattiva al punto giusto) e il primo piano di una sezione ritmica in grado di esaltare il pulsare nelle vene costante che i pezzi sanno trasmettere.
Falling serve più che altro senza pensieri ad inserirci nell’ultima parte del lavoro buttando in pista il pezzo porse più esaltante a livello “chitarristico”. The Other Side ammalia infatti per giri di chitarra ficcanti e virali!
Point of No Return riporta alla mente gli ultimi Pretty Maids di Atkins ma risulta forse poco incisiva pur risollevandosi nel ritornello, ma in questo si sa, con Martensson siamo al cospetto di un maestro dei ritornelli!
Sospettando l’inizio di un calo compositivo resto letteralmente spiazzato dalla bellezza di True Love Awaits You, stile moderno, taglio “freddo” da ballata nordica, una prova vocale MAGNIFICA di Ronnie Atkins (e i brividi che corrono lunga la schiena ne sono la conferma migliore)… quando si entra nel pre-ritornello il cuore inizia a battere a mille e viene letteralmente spezzato in due da un ritornello da panico. Al momento uno dei migliori pezzi che mi sia capitato di ascoltare ultimamente.
Poco importa il livello a questo punto di un pezzo come Go, spazzato letteralmente via dal picco appena raggiunto dall’album con il pezzo precedente… però come si fa a non intonare quel Go Go incalzante… 😀
IN CONCLUSIONE
Scommessa vinta, i rischi di prendersi una bella cantonata non erano pochi… l’album avrebbe potuto suonare troppo Eclipse o W.E.T. o dall’altra parte troppo Pretty Maids, la voce dura e rocciosa (ma sapevamo già che sui lenti può essere emozionante e ammalliante) di Atkins poteva non adattarsi allo stile più levigato di Martensson… o semplicemente Ronnie avrebbe potuto prendere a badilate il buon Erik per puro spirito Heavy Metal.
Questo Nordic Union ci insegna però che le cose non sono andate così, l’album è intriso di richiami Eclipse/W.E.T. ma senza abusarne, il cantato di Atkins sui pezzi più tirati ricorda per forza di cose il “Pretty Maids style” ma sulle ballate è puro panico e tanta classe… si poteva osare ancora forse un po’ di più e spingersi in lidi ancora più melodici, ma questo fa parte anche dei gusti personali di chi scrive.
Per il resto, se amate lo stile di Martensson fatto di memorabili ritornelli e melodie infettive e lo volete sentire sulla bocca di una delle più spettacolari voci di sempre… bene, Nordic Union è servito!
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