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LucaTex e Mr. Double Trouble di Rock of Ages (Radio City Trieste) – intervista

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LucaTex e Mr. Double Trouble di Rock of Ages (Radio City Trieste) – intervista

23 Settembre 2015 9 Commenti Matteo Trevisini

Rock of Ages

Mr. Double Trouble e LucaTex

La redazione di MelodicRock.it è andata nel covo di Rock of Ages, trasmissione radio in onda in streaming ogni mercoledì sera su Radio City Trieste (www.radiocitytrieste.it), a trovare quei due matti di Mr. Double Trouble e LucaTex per una chiaccherata simpatica appena finiti i festeggiamenti per il secondo compleanno della webradio più amata dai melodic rockers dello stivale.
Tanta simpatia ma soprattutto – dietro le quinte – tanta professionalità, preparazione per coordinare il tutto dalla cabina di regia e arrivare a tutti voi attraverso le cuffie ed il microfono.

Matteo Trevisini

intervista a cura di Matteo Trevisini

MR.it:
Ciao ragazzi… raccontateci prima di tutto come è nata la vostra partnership?
LucaTex: Rock of Ages è nata dall’incontro fortuito di due menti musicalmente deviate quali Mr. Double Trouble e LucaTex. Questi due individui hanno avuto un intuizione, ovvero quella di rovinare i mercoledi sera agli appassionati di AOR con mielose e appiccicose melodie! RoA parte nel settembre 2013 e dopo un periodo di programmazione il venerdi pomeriggio guadagna la prima serata. Tra una parrucca e un nuovo cd le dirette si susseguono tra uno speciale (soundtracks, rock cristiano, japan bands, southern aor) e un intervista (Alessandro Del Vecchio, Zorro, Daniele Liverani, Paolo Morbini, Arthur Falcone, Roberto de Micheli, Dario Grillo, Simone Falovo e tanti altri) l’avventura prosegue, cosa aspettarsi in futuro? Mah… ! …The show must go on!
Mr.DT: Io e Luca non ci conosciamo da molto tempo… ma è stato amore a prima vista! Il colpo di fulmine è scoccato ad una festa di compleanno del figlioletto di amici comuni.
A me sembrava di averlo già visto da qualche parte, così mi son fatto avanti e gli ho chiesto che tipo di luoghi frequentasse e se andasse a concerti. Luca rispose che sì, segue la musica e va a i concerti, però segue una scena che non conosce quasi nessuno e gli sembrava difficile che potessi averlo visto da qualche parte.
Io di scene musicali underground ne ho seguite parecchie, dei generi più disparati, per cui gli ho chiesto che mi spiegasse che tipo di musica seguisse, fiducioso di fare centro. Infatti, appena mi nominò i primi nomi di band, un sorriso mi si stampò in faccia, gli risposi con altrettanti nomi di band e da lì ci isolammo completamente dalla festa per parlare alcune ore di questo o quel gruppo, di questo o quel concerto.
A fine serata le mogli ci han dovuto trascinare via dalla festa, ma ormai il “danno” era fatto…

MR.it: Chi dei due ha avuto l’intuizione vincente che mancasse in rete una radio di nicchia che si occupasse di Aor, Glam, street e hard rock melodico in genere?
Mr.DT: Dovete sapere che io abito nello stesso palazzo di Andrea Mr. Rock, conduttore di Rock On e socio di Radio City Trieste e, parlando con lui, mi propose uno spazio in radio, però non dedicato al rock, bensì alla musica etnica. Negli anni passati infatti, sono stato uno dei più richiesti dj Balkan Beat d’Italia e Andrea pensava potessi fare un piccolo programma dedicato a questa musica particolare ma io non ero molto convinto, mi sembrava che il genere fosse in una fase di stallo.
Guardando i miei cd a casa, vidi che ne avevo un sacco di hard rock melodico e pensai se conoscessi qualche trasmissione dedicata a quel genere musicale. Ovviamente non mi venne in mente nessuna trasmissione del genere, così proposi ad Andrea un nuovo programma incentrato sul Melodic Rock e pensai che sarebbe stato bello avere al mio fianco Luca, grandissimo esperto e collezionista, con cui ero in contatto giornaliero e con cui già si fantasticava da un po’ di una cosa del genere.
Andrea accettò la mia proposta, così telefonai subito a Luca per comunicargli che dalla settimana dopo avrebbe avuto un impegno fisso! …e cosi, alle 18 di un venerdì di settembre cominciammo l’avventura di Rock of Ages…
LucaTex: Aggiungerei che alla base di RoA non c’è stata alcuna ricerca di mercato o premeditazione sulla presenza o meno di programmi radiofonici dedicati al rock melodico ma più un’esigenza comune di ritornare a parlare ed ascoltare tantissime band meritevoli ma dimenticate: ovviamente l’amicizia di Stefano con Andrea fu fondamentale per dare il la al progetto.

MR.it: Voi avete mai tentato la strada delle “rockstar”, provando a suonare qualche strumento o l’idea è stata abortita già nella culla ?
Mr.DT: Molti anni fa cominciai a suonare il basso, però non ebbi la costanza e la pazienza di mettermi a studiare bene lo strumento, così abbandonai l’idea e mi misi a fare il dj, in un certo senso un surrogato delle rockstar…
LucaTex: Tantissimi anni fa provai a strimpellare la chitarra ma nemmeno io fui costante nello studio dello strumento… in compenso canto splendidamente sotto la doccia!!!!!

MR.it: Vi sareste mai aspettati un successo cosi grande?
Mr.DT: No, mai più mi sarei aspettato un feedback del genere! Per una piccola webradio amatoriale ottenere questo seguito e questo consenso è veramente un grosso risultato, soprattutto perchè è difficile farsi conoscere, i meccanismi sono diversi da una radio tradizionale. E’ veramente magnifico vedere come in questi due anni si sia consolidata una vera e propria amicizia con tanti nostri ascoltatori, tante persone che tutti i mercoledì son lì che ci aspettano, che ci ascoltano con attenzione e vivono in prima persona il programma, anche grazie al gruppo su facebook, frequentatissimo sia durante la trasmissione, sia durante la settimana. Poi mi fa particolarmente piacere l’apprezzamento ed il sostegno che ci danno tanti addetti ai lavori, segno che forse il nostro piccolo mattoncino alla causa del Melodic Rock siamo riusciti a portarlo pure noi…

MR.it: Voi avete il polso dell’ambiente melodic rock, soprattutto in Italia, come vedete la scena, sia italiana che internazionale, nell’anno di grazia 2015 ?
Mr.DT: A livello di uscite discografiche, mi sembra che negli ultimi anni l’Italia abbia fatto passi da gigante, la qualità delle composizioni e delle registrazioni non hanno nulla da invidiare ad altre scene ben più quotate. Purtroppo il genere è comunque di nicchia, è difficile per le nostre band farsi sentire all’infuori della stretta cerchia di appassionati, i grandi media sono troppo impegnati con i reality ed i soliti nomi mentre sulle radio network passano solo i prodotti major. In questo contesto si possono inserire le webradio, radio ancora libere di trasmettere qualsiasi genere musicale, fuori dai giochi strettamente commerciali. A livello internazionale ci sono veramente un sacco di uscite, secondo me pure troppe, con il rischio di privilegiare la quantità alla qualità.
Al momento vedo tante ottime band, però non vedo grandi possibilità di tirar fuori il grande crack come possono esser stati Europe o Bon Jovi negli anni ottanta, grandi successi capaci di trainare tutta la scena.
LucaTex: La scena artisticamente parlando è viva e pulsante anche se underground. Quello che più mi preoccupa è il mancato ricambio generazionale di appassionati e la generale tendenza a soffermarsi in superficie, dedicando attenzione solo alle big band del settore.

MR.it: Maneggiate tantissime bands e tantissimi dischi ogni settimana ma quale sono i vostri dischi della vita, quelli da “isola deserta” ?
LucaTex: Una domanda davvero complicata in quanto porterei ovviamente tutta la mia collezione!!! …ma se devo fare qualche nome direi il primo BLVD (Boulevard n.d.r.), che fu il disco che mi introdusse al genere, il primo dei BOSTON e Escape dei JOURNEY vere e proprie pietre miliari, SIGNAL, MTB (Michael Thompson Band) o Tough it out degli FM ma se dovessi portarne soltanto uno su un isola deserta non esiterei a scegliere On target dei BANGALORE CHOIR, e la copertina mi farebbe sentire meno solo, ahhahhhah!
Mr.DT: Beh, sull’isola deserta dovrei portare un Tir di cd, faccio veramente tanta fatica a snocciolare pochi titoli. Affettivamente parlando, quelli che non potrebbero mancare sono Appetite for Destruction, Slippery When Wet, 1987, Back for the Attack, Bad English, Damn Yankees, The Storm, Unruly Child, L.A. Guns.

Rock of Ages

MR.it: Rumors costanti vociferano che il Frontiers Rock Festival 2016 si farà e molti chiedono a gran voce che voi due siate i presentatori ufficiali della manifestazione vista la preparazione, la simpatia e la spigliatezza dietro un microfono:…siete felici di queste voci e vi farebbe piacere essere contattati per farlo?
LucaTex: Sono molto felice dei rumors sulla nuova edizione del FrF, festival che fa sognare da due anni gli appassionati…mai avrei pensato di riuscire a vedere tutte quelle band insieme on stage in Italia! Un plauso alla Frontiers ed un invito a tutti quanti a supportare questa iniziativa! Per quanto riguarda voci su un nostro coinvolgimento invece la cosa ci lusinga e naturalmente siamo pronti ad una eventuale chiamata ma c’è anche da dire che la nostra piccola trasmissione è fuori da certi “giochi commerciali” che in questi eventi sono privilegiati. Gli stessi organizzatori inoltre hanno detto di essersi trovati bene con tutti gli addetti ai lavori coinvolti e che in future edizioni gli stessi saranno ricontattati.
Non ci resta che sperare in qualche defezione!
Mr.DT: Mamma mia, sarebbe un onore immenso, solo il pensiero mi fa emozionare! Certo, prima di noi ci sono fior fiori di professionisti, non mi faccio assolutamente illusioni, però fa molto piacere che più di qualcuno ci vedrebbe volentieri sul palco del miglior festival d’Italia.

MR.it: Infine, ultima domanda classica, progetti o novità per il futuro?
LucaTex: Continueremo con la nostra trasmissione dedita alla “archeologia musicale” con speciali dedicati (ne abbiamo in mente un’infinità!), interviste a personaggi illustri del panorama melodico, magari internazionali, e con un maggiore coinvolgimento dei nostri ascoltatori senza la quale RoA non avrebbe motivo di esistere. C’è poi un progetto molto ambizioso che non dipende solo da noi ma di questo ti racconteremo in una futura intervista!
Mr.DT: Guarda, il mio chiodo fisso invece è quello di organizzare delle serate Rock of Ages, in cui far suonare qualche band di quelle “giuste” e poi chiudere la serata da dj selezionando i brani che hanno fatto un’epoca, quelli che più ci piacciono a noi e che ci fanno ancora emozionare. Chi lo sa che questo chiodo prima o poi non si trasformi in realtà…

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Rock of Ages

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