Recensione

Stala & So. – Stala & So. – Recensione

11 Agosto 2015 6 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: ESCAPE

Dopo il grande successo del predecessore Play Another Round (2013), è ormai prossimo alla pubblicazione il terzo e omonimo full-length dei melodic rockers finlandesi Stala & So, in uscita il 21 Agosto 2015 per la label Escape Music.

Guidati dal solito genio compositivo dei due ex-Lordi, Sampsa “Stala” Astela alla voce e Nick Gore al basso, gli Stala & So. si producono in un altro album di indubbio valore, dalle radici hard rock melodiche ma forte di reminescenze glam anni ’70 (alla Sweet) e un po’ sullo stile di alcune produzioni di Michael Monroe. Influenzato da artisti del calibro di Hanoi Rocks e T-Rex, ma anche da TNT, Europe, Winger, etc., e quindi in perfetto bilico tra sonorità svedesi e USA, il platter riesce a confermare a pieno la freschezza e la genuinità che ci avevano sbalordito con le precedenti uscite, nonostante sia forse qui venuta un po’ meno quella immediatezza sonora che aveva reso soprattutto Play Another Round così grandioso e globalmente riconosciuto. Questo Stala & So. necessita infatti di qualche ascolto in più per spiegare definitivamente le sue ali e aggrapparsi saldo ai nostri cuori ma, poco male!, ci sa entusiasmare fin da subito per altri suoi grandi valori, uno su tutti la bella produzione antica che lo accompagna e che lascia ampio risalto alla voce del leader Stala tanto quanto alle basi strumentali dei suoi validissimi musicisti, con una nota in grassetto per le ispirate chitarre gemelle di Sami J. e Pete Vaughn.

Più notturno e AOR oriented di quanto la band svedese ci abbia fino ad oggi abituato, Stala & So. accende i suoi motori con la carica rock di I Need More, traccia compatta e dal ritmo sostenuto, carica di chitarre e con un refrain anni’80 da urlo. Seguono la bombastica e iper-prodotta When The Night Falls, che ha ancora nei cori del suo ritornello la vera marcia in più, e la raffinata Headlong, supportata da ottime basi di synth e tastiere che le donano, specie nelle strofe, un’atmosfera retrò davvero micidiale. Riuscita ed ispirata anche la ritmata e vintage Now N’Everyday, che difficilmente mancherà di finire in loop nel vostro lettore, con I Can See It In Your Eyes che per prima rallenta l’avanzata ritmica dell’opera, presentandosi come una sfumata e raffinata ballad notturna e romantica.

Salgono di tenore la grintosa Shine Out e la hard rock Living For Today, altre due belle hit di questo disco che vengono però superate da una The Girl With Guilty Eyes che appare perfetta per il passaggio radiofonico, questo grazie alla sua perfetta combinazione tra gusto commericale e stile dannatamente rock, che la elevano ad apice compositivo dell’intero platter, almeno per il sottoscritto. Ma è tutto il finale dell’album a nascondere sorprese, e ce lo dimostrano You Don’t Mind (Devil In Disguise), altro pezzo soft di grande impatto grazie alla sua anima pop, e la conclusiva ballad nostalgica Goodbye, che chiudono con il definitivo botto l’ottimo comeback di questi svedesi.

IN CONCLUSIONE

Variando leggermente le loro atmosfere verso i lidi più AOR notturni e ottantiani, gli Stala & So. si fanno oggi meno immediati ma più raffinati, e forse più appetibili per chi apprezza maggiormente il rock melodico rispetto al glam vintage alla Michael Monroe che è sempre stato (e tutt’ora rimane) nelle corde di questi musicisti. Stala & So. si mette così in mostra come un nuovo capitolo riuscito ed ispirato nella storia di una formazione che merita davvero di emergere sul piano internazionale, specie in virtù delle sue qualità tecniche e compositive, personali, originali e di forte impatto emotivo. Un altro ottimo lavoro per Sampsa Stala e soci.

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