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Recensione

83/100

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Kelly Keeling – Mind Radio – Recensione

04 Luglio 2015 9 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Frontiers Records

Tracklist:

1. This love our paradise *
2. Isolated man
3. Sunshine over me
4. Still need you in my arms
5. Written in fire *
6. Take me to the limit *
7. Love will tear us apart *
8. Non man's land *
9. Frozen in time
10. Monkey house *
11. Ride the storm
12. Who do you run to *

* migliori canzoni

 

Il polistrumentista e cantante Kelly Keeling (celebre soprattutto per la sua carriera con i Baton Rouge e per le tante altre collaborazioni nel corso della sua carriera) ha pubblicato il suo nuovo atteso album solista, Mind Radio, il 3 Luglio tramite Frontiers Music Srl.

Prodotto da Alessandro Del Vecchio (Revolution Saints, Bonfire, Graham Bonnet, Hardline, ecc.), il disco  si avvale del contributo in fase di songwriting di Robert Sall (Work Of Art), di Michael Shotton (Von Groove), del chitarrista Mario Percudani e dello stesso Del Vecchio, con l’aggiunta esclusiva di tre canzoni inedite scritte dallo stesso Keeling insieme ai suoi compagni dei Baton Rouge, Jack Ponti e Lance Bulen. Stilisticamente definibile come un prodotto hard rock melodico ricco di refrain orecchiabili e di schitarrate massicce e cariche di groove, e per questo perfettamente in linea con il passato storico dell’artista, l’album riporta in studio un Keeling in grande spolvero vocale, aggressivo, graffiante, intonato, potente e sempre capace con il suo carisma e la sua calda timbrica di infiammare ogni brano di questa release.

L’opener This Love Our Paradise si rifà ampiamente allo stile hard rock degli anni’80, è catchy e melodica, ricca di chitarre quanto di tastiere, ed è a tutti gli effetti un classico piazzato lì, al pronti-via, in apertura di disco, per indirizzare il platter sulla giusta rotta. Le seguenti Isolated Man, Sunshine Over Me e Still Need You In My Arms proseguono bene e sulla falsa riga del brano d’apertura, abbinando con gusto la vocalità maschia del cantante con il groove melodico della sezione strumentale e con grandi ritmiche, ma tuttavia paiono non osare più di tanto in quanto a originalità. Diversamente, Written In Fire, primo pezzo del disco co-scritto da Lance Bullen e Jack Ponti, ci riporta dritti sparati indietro nel tempo, agli anni d’oro dei Baton Rouge, ed è un vero terremoto di energia, un brano esplosivo da conservare nel cuore. Da qui in poi, è tutta una scalata verso le stelle, con il platter che decolla qualitativamente con il terzetto Take me to the limit – Love will tear us apart – Non man’s land che lancia un grande acuto nel songwriting di questo prodotto a suon di melodie e un refrain d’incanto (il primo), energie positive e grandi atmosfere vellutate (il secondo), puro vintage hard rock melodico (il terzo).

E se Frozen in Time appare ancora easy listening e avvincente, Monkey House è la vera hit di questo album. Scritta ancora da Lance Bullen e Jack Ponti, questa traccia cavalca salda l’onda Baton Rouge e ci carica il petto di adrenalina hard rock, con chitarre in primo piano e la voce di Keeling che mai meglio di ora si sposa alla perfezione con il sound degli strumenti. Portandoci infine, dopo la bella Ride the storm, alla magifica chiusura Who Do You Run To, che ci saluta con grinta e innata qualità, sugli allori di quel calore e di quel groove rock che non ci stancheremmo mai di ascoltare.

IN CONCLUSIONE

Nonostante qualche piccolo calo qua e là specialmente nella prima metà del disco, Mind Radio è un album di assoluto valore, buon compagno rock della calda estate che stiamo da ora attraversando. Sicuramente è il miglior prodotto solista di Kelly Keeling e un disco che sa far rivivere almeno in parte la magia degli anni’80 hard rock, dominati dal raggiante moniker: Baton Rouge.

© 2015 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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