Recensione

ISSA – Crossfire – recensione

17 Marzo 2015 33 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2015
etichetta: Frontiers Music

ISSA (all’anagrafe Isabell Oversveen) ormai è un nome assolutamente conosciuto nel panorama dei melodic rocker dal cuore tenero. La regina nordica del melodic rock infatti con questo Crossfire raggiunge la bella cifra di quattro album in carriera in cui bene o male ha mantenuto pregi e difetti che la caratterizzano dal primo lavoro in avanti.
Complice anche la sua netta vittoria (almeno per il sottoscritto) tra le performance femminili dello scorso Frontiers Rock Festival (qui il report, e ricordate che a breve si replica… http://www.frontiersrockfestival.com), con buona pace dell’ottima prova vocale della bella Leenna Kuurmaa che però ebbe la non proprio riuscita idea di presentarsi con un’immagine un po’ troppo defilata (e con una band di supporto degna delle migliori puntate di walking dead) ed una Tave Wanning (Adrenaline Rush) dal giusto look ma che aimè aveva ancora “da farsi” vocalmente, la nordica ISSA ha saputo ritagliarsi un suo bello spazio tra i fans italiani.
Poi diciamocelo, è simpatica, nordica, bionda e beve birra… almeno per me ha già vinto in partenza! 😀
Per questo Crossfire si è circondata di ottimi ospiti quali Daniel Palmqvist (XORIGIN), Alessandro Del Vecchio (HARDLINE), Steve Newman (NEWMAN), Robert Sall (WORK OF ART), Daniel Johansson (DEGREED), Stephen Chesney, Pete Newdeck (IN FAITH/TAINTED NATION), Matt Black (FAHRAN) and Michael Kew (VEGA) in grado di dare con il loro apporto un maggior vigore all’album, anche se come vedremo in seguito l’ospite che saprà dare veramente una marcia in più con la sua splendida prova vocale sarà Steve Overland, leader degli FM.

Dicevamo che l’album in questione mantiene in ogni caso più o meno inalterati stile, pregi e difetti di quanto finora fatto da ISSA in questi anni. Così anche in questa sua nuova fatica non mancano di certo bei pezzi come il secondo singolo New Horizon, la trascinante Long Time Coming, la bella ballata Fight Fire With Rain, la tastierosa e molto “Vega style” Electric Lights, ma si potrebbero citare anche Ghost Inside My Heart sorretto da un’ottima prova vocale di Issa o il pop/rock di Red Lyghts.
Qualche calo qua e la come la centrale Heartbeat o la conclusiva Only You, e dentro ci metterei anche il primo singolo Crossfire, che però non vanno ad intaccare un risultato più che valido. Note e parole a parte vanno invece spese per il pezzo che svetta su tutti, quel Raintown in duetto con un sempre straordinario Steve Overland (FM) in grado veramente di dare lustro e magnificenza al passato grandioso del melodic rock più soft, una ballata dallo stile unico impreziosito dalla prova veramente notevole delle due voci. Piazzato nei giusti canali radiofonici e ci ritroveremo con un incremento di adepti notevole verso questo genere.

IN CONCLUSIONE

Bello, riuscito, di facile ascolto come ti aspetteresti da un album di Issa e con il valore aggiunto di una perla assoluta come Raintown al suo interno. Un paio di pezzi sottotono e la voce di Isabel che non incontra i favori di tutti gli estimatori del rock melodico al femminile sono gli unici difetti che si possono trovare in questa nuova opera della brava Nordica.
A concludere e ribilanciare il tutto troviamo inoltre tastiere, cori, un sacco di sentimento ed il solito buon lavoro nel confezionamento del prodotto come mamma Frontiers sa fare ed ecco uno dei migliori lavori al femminile del momento!

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