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24 Dicembre 2014 3 Commenti Denis Abello
Quante band agli inizi degli anni ’90 avrebbero meritato di più, ma purtroppo anche avendo talento e qualità, non sono mai riuscite ad arrivare al tanto sperato successo?
L’avvento del grunge ha poi messo fine a tantissime speranze di giovani artisti che sono magari arrivati ad un soffio da quell’obiettivo tanto sognato. Con l’aiuto di Settimo Bisconti, fondatore del gruppo facebook Dimensione Rock siamo riusciti a rintracciare e fare due parole con Charles V.Rox, chitarrista dei Lipstik, gruppo che agli inizi degli anni ’90 avrebbe potuto iniziare una fulgida carriera e che invece ha visto le sue speranze spegnersi nel giro di pochi anni… ma un gruppo di appassionati non si è mai dimenticato di loro! 😉
intervista a cura di Denis Abello
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MR: Ciao Charles e grazie per questa intervista. Puoi iniziare parlandoci di te? Come e quando è nata la tua passione per la musica??
CVR: Grazie a voi! Mi chiamo Charles Vaccaro e sono conosciuto come Charles V. Rox. Sono nato come Calogero Vaccaro, il 16 giugno del 1969 a Montreal, Quebec, Canada da immigrati Siciliani. Parlo inglese, francese e Italiano. La mia passione per la musica inizia praticamente da quando ho dei ricordi. Avevo circa 5 anni e la chitarra è sempre stata la mia passione.
MR: Quando e come sono nati i Lipstik?
CVR: La prima versione dei Lipstik nasce quando avevo 17 anni, nel 1986, ci chiamavamo Rapid Fire. Eravamo tutti amici di scuola e avevamo tutti discendenze italiane e praticamente vivavamo nello stesso quartiere.
MR: Il vostro manager era nientemeno che Whitney Houston! Puoi parlarci di come è nata questa collaborazione?
CVR: E’ stato un incontro speciale perchè a quel tempo (1989) Whitney Houston e Madonna erano le più grandi interpreti femminili. Nell’estate del 1987 il nostro cantante Paul Gala (Paolo Galati) è andato a Wildwood nel New Jersey per le vacanze e incontrò una ragazza che conosceva qualcuno che lavorava per Whitney Houston. Gli mandammo (a Wade Perry) il nostro portfolio e lui ne rimase impressionato. A quel tempo avevamo già autoprodotto i nostri primi due video, You’re All I need e I Want You Want, ( http://fandalism.com/vrox) e la nostra musica. Dopo pochi showcases lui era sicuro che non ci sarebbero stati problemi a prendere in gestione i Lipstik. Così nel 1989 abbiamo firmato il nostro primo contratto con la compagnia di Whitney Houston, la Nippy inc.
MR: I Lipstik avrebbero avuto i numeri per diventare una grande band hair metal, secondo te che cosa non ha funzionato?
CVR: Quando abbiamo firmato con la Nippy Inc., anche se nessuno di noi disse niente, ma tutti abbiamo pensato che ce l’avevamo fatta! Missione Compiuta! Non era così. L’industria musicale a mio parere è una bestia ed un business spaventoso. Le persone che gestiscono il business della musica sono li per fare soldi. Prima di questo, un accordo (contratto discografico) deve essere firmato. Così, abbiamo fatto diversi tentativi e ci siamo fatti conoscere da alcune importanti etichette, ma i responsbili delle etichette si stavano già in realtà spostando verso diversi stili musicali. In quel periodo la scena grunge stava già avendo un notevole impatto sugli ascoltatori e sulle nuove generazioni di ascoltatori. Nirvana erano la novità e così le case discografiche hanno smesso di mettere sotto contatto band del nostro genere. A questo punto siamo rimasti delusi e senza nessun’altra opzione. Nel 1992/93 il nostro viaggio si è fermato.
MR: Sei ancora in rapporti con gli altri membri della band?
CVR: Si, lo sono. Ufficialmente ci sono due versioni dei Lipstik. La prima versione prevedeva Paul Gala (cantante/compositore e cofondatore), Charles V.Rox (chitarrista/compositore e cofondatore), El Cicora (basso), Lucky Lee AKA Gianni De Fazio (batteriar). In 1989, abbiamo preso Ange E. Curcio (batteria) e nel 1990, Micheal J. Amico (basso). Avendo vissuto un’esperienza a questo livello, abbiamo fatto esperienze che poche persone possono condividere. Anche se oggi tutti noi abbiamo un lavoro ed una famiglia, troviamo ancora il tempo per sentirci di tanto in tanto. Si sviluppa una fratellanca e la maggior parte dei giorni, anche se non tutti, sono stati grandiosi e l’esperienza insieme è stata eccezionale.
MR: Possiamo aspettarci nel futuro un ritorno dei Lipstik? O comunque tu stai lavorando a qualche progetto attualmente?
CVR: Abbiamo parlato di questa possibilità anche se solo ad un livello locale per il 2015. Potrebbe anche esserci la possibilità che voi pazzi rocker “paisani” ci organiziate un live in Italia. 😀
MR: Parlando di te, quali sono state le tue maggiori infuenze musicali e qual’è il tuo chitarrista preferito?
CVR: Le mie influenze musicali, anche nel Rock, sono ampie. Sono cresciuto con i Beatles, Elvis, Hendrix e la musica di quegli anni, che mi fu fatta conoscere da mio zio Leo. Gli anni ’80 furono fantastici, Van Halen, Ozzy, Black Sabbath, Ratt, Poison, Motley Crue, Bon Jovi, Iron Maiden ect….. Oggi ancora seguo la scena ma tutto cambia velocemnte, anche se mi piace la musica di oggi, anche se credo non ci saranno artisti che sperimenteranno il rispetto e la longevità dei nostri eroi.
Chitarristi preferiti, ne ho molti. Jimmy Page, Joe Perry, Jimi Hendrix, Eric Clapton, Van Halen, Richie Sambora, ma ti dico… quello con cui sento una connesione sia per stile, immagine che modo di suonare è Jake E. Lee (Ozzy, Badlands). Il mio preferito!
MR: Se dovessi citare solo un disco, qual’è quello che ti ha cambiato la vita?
CVR: Il mio album preferito è Abbey Road dei Beatles. E’ stato quello che mi ha fatto conoscere il piacere e l’arte di comporre musica.
MR: Se potessi tornare indietro, relativamente alla storia dei Lipstik, cosa cambieresti?
CVR: Bella domanda! Se potessi tornare indietro, sposterei le lancette del tempo dall’1989 all’1987. Noi siamo arrivati un po’ troppo tardi nella musica e questa purtroppo era l’unica cosa che non potevamo controllare.
MR: Sembra che negli ultimi anni ci sia una piccola rinascita del genere (Melodic e Hard Rock)! Conosci la scena attuale? Cosa ne pensi?
CVR: Solo grazie a voi ragazzi! “MelodicRock.it” , “Rock Of Ages (Radio City Trieste)”, “Dimensione Rock“, ect… lo scorso mese quando Walter di “NoRespect Webzine“, Desiderio De Nitto e Settimo Bisconti mi hanno trovato su facebook, ero lusingato e scioccato dalla felicità e mi sono sentito realizzato. I Lipstik hanno fatto un duro lavoro e ci hanno messo tanta determinazione per raggiungere un successo che non è mai arrivato a livello commerciale. Ad un “livello spirituale”, gruppi e fans come voi ci dimostrano il contrario. Oggi la musica è ultra prodotta, più elettronica e rivolta alle generazioni di oggi, proprio come la musica ha fatto nel nostro tempo. L’unica differenza è che oggi vedo un sacco di giovani indossare magliette dei Led Zeppelin, Hendrix, Guns’N Roses proprio come ai nostri tempi. Non si possono battere i classici! I pionieri saranno sempre richiesti e ricordati rispettosamente. Questo è quello che mi ha fatto venire voglia di prendere in mano quella pazza chitarra.
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