Recensione

Grand Design – Thrill Of The Night – recensione

17 Ottobre 2014 24 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: AOR Heaven

La sottile linea che divide tra “ispirazione” e “plagio“! Ecco, diciamo che i Grand Design sono una di quelle band che gioca palesemente sul filo di questa linea, con i loro sostenitori che si trovano dalla parte “dell’ispirazione” e i detrattori che si trovano dalla parte “del plagio“.
Chi segue questa band dagli esordi (primo album Time Elevation del 2009) sa bene di cosa sto parlando, ma per chi non avesse mai avuto il, per me, piacere (e già da questo capite da che parte della linea mi schiero 😉 di ascoltare un loro brano sveliamo l’arcano.
Infatti i Grand Design con i loro precedenti lavori (Time Elevation – 2009, Idolizer – 2011) hanno messo in chiaro che il loro sound è assolutamente derivato da un classico trademark Def Leppard style!

Diciamo subito che questi 10 nuovi pezzi che compongono Thrill of The Night assolutamente fanno loro quel muro di armonie vocali e cori unito al sound di chitarra di chiara ispirazione Def Leppard che da sempre caratterizzano il sound di Pelle Saether (voce e fondatore) e company!
Buon inizio sulle note sparate di U Got Me Good, ma è sicuramente sulla up tempo Rawk N Roll Heart Attack con la chitarra sferzante, gli “Hey” dei cori e la voce sempre “carismatica” (e altro punto che o si Ama o si Odia dei Grand Design) di Pelle che si inizia a fare sul serio!
“Ispirata” quanto volete ma che signor pezzo che esce dalle note di The Rush Is Gone, chitarre, cori e controcori per questa semi ballad rock di sicura presa!
Da qui non si può non citare il ritornello acchiappatutti di 10 Outta 10 e la splendida ballata in puro stile Def Leppard (ma quelli dei bei tempi andati di Hysteria e Adrenalize) When The Greatest Love Of All Kicks In e l’altro pezzo di chiara ispirazione Leppardiana, You’re The Only One.
Pezzo che come il successivo Who’s Gonna Rawk You Tonite vede la partecipazione in fase di songwriting di Erik Martensson (Eclipse, W.E.T.).
Il numero 10 (nel senso di decimo pezzo) viene assegnato alla titletrack Thrill Of The Nite che chiude degnamente un buon lotto rock!

IN CONCLUSIONE

Un album che scorre via sicuramente in modo piacevole, come d’altro canto i precedenti lavori della band. Tenete in mente due punti da mettere in conto. Uno, l’originalità non è il punto forte della band, anche se in questo terzo capitolo pur mantenendosi forte lo stile alla Def Leppard, riesce a risultare più personale con influenze che ripercorrono un pò tutto il genere rock hair metal anni ’80.
Due, come dicevo già in fase di recensione, la voce di Pelle o la si odia o la si ama!
Detto questo per il resto i 10 pezzi per me sono validi, un calo nella seconda parte con pezzi come Rip Iddup e Get Up N Love Someone abbastanza trascurabili. Avrei preferito forse una produzione che valorizzasse un pò più un sound “bombastico” che donerebbe una maggiore incisività ai pezzi, soprattutto su quelli più party oriented, ma anche così il risultato è comuqnue più che godibile!
In generale mi ritengo soddisfatto, a me i Grand Design piacciono! 😀

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