LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

90/100

Video

Pubblicità

Sound of Eternity – Visions & Dreams – recensione

23 Settembre 2014 4 Commenti Luka Shakeme

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: Melodic Rock Records

Tracklist:

01. Visions And Dreams
02. Call To Action
03. Runnung To You
04. Broken Heart
05. Reason To Live
06. Alpha And Omega
07. My Saviour
08. Eternal Love
09. Forever
10. Universe

Formazione:

Beatriz Aranda - Voce
Jean Funes - Chitarre
Rui Prado – Batteria

 

 

Il mondo aor può regalare grandi conferme, false aspettative, indicibili delusioni e qualche fondo di bottiglia spacciato per un pregevole diamante pompato ad arte dalla grande casa discografica di turno che manovra di mestiere i suoi pupi. Fortunatamente la band di cui mi appresto a parlarvi appartiene alla schiera delle grandi promesse. Il progetto Sound Of Eternity nasce nella difficile realtà socio-culturale dell’Honduras e il loro Christian Rock/AOR è l’esempio lampante di come si possa creare arte e in questo caso produrre con grande professionalità e autonomia un buon disco ritagliandosi la propria isola felice senza lasciarsi condizionare negativamente dal mondo esterno. Dopo questa breve parentesi introduttiva direi di iniziare a condividere con i lettori di Melodic Rock questo Visions & Dreams.

La Title Track “Visions And Dreams” è un intro delicatissimo pronto a tuffarmi nell’universo SOE con “Call To Action”. Stupende melodie e bella produzione ricca e potente, mi preme enfatizzare la prestazione vocale di Beatriz Aranda un talento naturale mai forzato nella sua interpretazione, la singer è perfettamente integra al sound generale e personalmente sono le voci femminili che prediligo. “Runnung To You” è decisamente più rocciosa ma ancora una volta magistralmente attenuata dalle delicate melodie cesellate da Beatriz. Notevole anche gli appoggi delle tastiere che conferiscono al tutto quel senso di positività e leggerezza. Il power pop di “Broken Heart” è stato già apprezzato dal sottoscritto avendo voluto farsi un’idea del trio honduregno sul “tubo”. L’impressione fu ottima fin dal primo ascolto; crebbe dunque il mio entusiasmo nel potermi occupare dei SOE sulla lunga distanza. “Reason To Live” è il primo segnale di quanto una band possa ritagliarsi sprazzi di originalità in un genere che davvero ha detto tutto.
Una ballad ricca di pathos magistralmente arrangiata, ricercata nelle scelte delle armonia vocali e misurata nelle dinamiche. Cinque minuti in cui si ha la sensazione di essere rapiti a turno dai quattro elementi naturali senza che ciò possa avere una fine. “Alpha And Omega” si pone come una sorta di prologo strumentale di cui forse se ne sarebbe potuto fare a meno. “My Saviour” è un’altra bella scarica di adrenalina; forse meno immediata e che merita un ascolto più impegnato ma siamo pur sempre su livelli eccelsi e un plauso ancora una volta per le melodie vocali ricercate e non prevedibili. Lo sfoggio della tecnica fine a se stessa viene messa in secondo piano a favore di una maggiore empatia con l’ascoltatore. Siamo giunti alla vera gemma di questo delicato quanto passionale dischetto con “Eternal Love”. Arrangiamenti minimali una voce che sembra soffiare le sue armonie e sette minuti abbondanti che scorrono via senza che ci sia il minimo segno di stanchezza nell’ascolto. “Forever” ripropone il lato più aor e diretto del magico trio che sembra essere dotato di quel tocco di classe che non si ricerca né si studia. Tutto è perfettamente bilanciato, non ci sono prime donne né si soffre di protagonismo; il caldo e trascinante power pop del pezzo in questione ne è la prova tangibile. In chiusura mi aspettavo un’altra ballad e “Universe” ripaga la mia attesa con l’ennesimo gioiellino di etereo pop. Le chitarre in questo contesto sono molto ammansite e quando il tutto finisce si avverte una pace interiore, il fine ultimo di questa cristallina realtà che etichettarla come aor potrebbe anche essere riduttivo.

IN CONCLUSIONE

Un lavoro di pregevole fattura dato alla luce da una band di cui sentiremo parlare; ne sono certo. Se ciò non dovesse accadere sarebbe solo la conferma delle anomalie presenti nel mercato discografico che conta. Mi auguro inoltre che non si siedano sugli allori ma continuino a deliziare con lavori di classe perchè ho come il sentore che il vero capolavoro debba ancora arrivare.

© 2014 – 2022, Luka Shakeme. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

4
0
Would love your thoughts, please comment.x