Recensione

Secret – The End Of The Road – recensione

07 Agosto 2014 12 Commenti Elena Aurë

genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: Melodic Rock Records

In un periodo contraddistinto da un mercato musicale piuttosto saturo, in particolare per quanto riguarda la scena AOR e rock melodica, non sempre risulta semplice trovarsi di fronte ad uscite discografiche di buon livello, capaci di estraniarsi dai soliti cliché e in grado di proporre musica sì ancorata alla tradizione, ma comunque permeata da una tangibile freschezza artistica. Proprio in tal contesto si inserisce la proposta dei Secret, combo iberico nato dalle costole dei già noti 91 Suite, dai quali i due membri fondatori Ivan Gonzalez e Jesus Espin hanno costituito le fondamenta per questa nuova avventura discografica, venuta alla luce grazie al deal con MelodicRock Records. Quello che stupisce da subito all’interno di “The End Of The Road” è una cura dei particolari degna dei più altisonanti nomi del genere, a partire da un lavoro di produzione snello e curato in ogni minimo dettaglio, ottimo nel restituire un sound perfettamente a cavallo tra tradizione e modernità.

Ad aprire le danze in maniera subito incisiva ci pensa la graffiante “Here With Me“, song dal rombante appeal figlio del classico Mr.Big sound, a cui fa seguito la ben più melodica “Since I Fell For You“, quasi una risposta di stampo mediterraneo al noto sound nordico di bands come Work Of Art e affini. Da qui in poi quello a cui assistiamo è un autentico showcase di piccole gemme melodiche, tutte incastonate in un sound in cui echi di acts quali Bryan Adams, Stage Dolls (“Dig” era) ed anche i Mr.Big più morbidi e radiofonici trovano il loro ideale punto d’incontro, il tutto grazie alle curate parti vocali del singer Jesus Espin e alla classe chitarristica di Ivan Gonzalez.
Senza dubbio i punti più alti dell’album vengono raggiunti da tracce quali “Trust Someone“, “When You Really Love Someone” e “I Believe In Love” (tutte influenzate dall’approccio a metà tra rock e pop tipico della leggenda canadese Bryan Adams), a cui si accostano altri notevoli sprazzi compositivi maggiormente figli del classico sound rock melodico adulto, come l’avvolgente “Peace Of Mind” (con il suo riconoscibile intro di tastiere in “staccato”) e la affascinante “Out Of My Life“, con il suo appeal tipicamente e gustosamente eighties.
Chiudono questo piccolo capolavoro sonoro la nostalgica “Bring You Down” ( anch’essa contraddistinta dal meraviglioso apporto chitarristico del già citato Gonzalez) e la toccante ballata “Angeline“, il vero e proprio tocco di classe posto in chiusura di un’uscita destinata a lasciare un segno all’interno della scena rock melodica attuale.

IN CONCLUSIONE

Produzione di livello, eccellente songwriting ed una invidiabile musicianship sono gli elementi cardine di questo debutto a firma Secret, un full­lenght in grado di riprendere nel migliore dei modi ed elevare ulteriormente la qualità già intravista nel classico 91 Suite style, rendendolo ancora più radiofonico, catchy e al passo coi tempi. Se la classe non è acqua, di certo i Secret hanno saputo darcene un’efficacissima prova.

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