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19 Luglio 2014 27 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: UDR
Tracklist:
01. We Are The Damned
02. Give It The Gun
03. Catch Your Fall
04. Damnation Army
05. Zero Day
06. Sheer Heart Attack(Queen cover)
07. Rats In The Cellar (Aerosmith cover)
Formazione:
Johnny Solinger (vocals)
Dave ‘Snake’ Sabo (guitar)
Rachel Bolan (bass)
Scotti Hill (guitar)
Rob Hammersmith (drums)
Ad un anno di distanza dall’interessante capitolo uno, ecco tornare nei negozi gli storici Skid Row con il secondo EP (sui tre in programma) della saga discografica United World Rebellion, a titolo Rise of The Damnation Army.
Se il primo di questi dischi era riuscito in qualche modo a convincerci e stupirci, questo nuovo EP pare, ahimè, un passo indietro qualitativo rispetto al bel sound roccioso e massiccio del predecessore. Nonostante infatti la band continui a rifarsi alla potenza hard rock di un disco storico come Slave To The Grind, manca qui quel bel gusto melodico che aveva decretato il successo del Capitolo Uno, e più in generale il livello di ispirazione del gruppo capitanato dal chitarrista Sabo appare oggi scemato. Tanto che il buon cantante Solinger torna a soffrire di troppa solitudine, non lavorando di conseguenza alla sua migliore prova vocale, e tornando a farci quindi rimpiangere i tempi in cui Sebastian Bach occupava il ruolo di frontman del gruppo. Cosa che, e lo ribadisco ancora perchè si necessita, non accadeva nell’ultima registrazione di questi veterani dell’hard rock.
Insomma, di queste nuove cinque tracce si finisce per ricordare davvero ben poco, con l’opener We Are The Damned che mette in luce soltanto qualche buon riff di chitarra e tanto groove, e la seguente Give It The Gun a scivolare via giusto piacevole (aggettivo questo non degno di una formazione di questo calibro, concedetemelo). E se anche la ballad Catch Your Fall appare una lontana parente di quella This Is Killing Me che ci aveva felicemente ricordato I Remember You nello scorso platter, e neppure le seguenti Damnation Army e Zero Day riescono a darci niente più che qualche leggero headbanging, allora vuol dire che il passo indietro, sì, c’è davvero stato. E infatti ecco che anche le due cover, Sheer Heart Attack dei Queen e Rats In The Cellar degli Aerosmith finiscono per lasciare un po’ di amaro in bocca, lontanissime come sono dal valore delle originali.
IN CONCLUSIONE..
Questa volta non ci siamo, e se non ci fosse il moniker Skid Row ad accompagnare questa uscita, e il vecchio Dave ‘Snake’ Sabo a suonare la chitarra, forse nessuno avrebbe fatto caso a questo nuovo capitolo dell’opera United World Rebellion. Peccato, perchè dopo l’EP dell’anno scorso nutrivo davvero tante aspettative su questo suo sequel.
Nulla è comunque perduto, e niente totalmente da buttare. L’EP si lascia infatti ascoltare, e qua e là offre qualche discreto spunto. Un calo è forse ancora concesso, ma che sia davvero l’ultimo!
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