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Recensione

85/100

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Platens – Out of the World – recensione

08 Luglio 2014 21 Commenti Elena Aurë

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Melodic Rock Records

Tracklist:

01. Running
02. Time Will Tell
03. You Won't Bring Me Down
04. Ask Yourself
05. I Still Search For You
06. Sometimes I Miss You
07. Last Final Time
08. Don't Leave Me Alone
09. Deep In My Heart
10. No Easy Way Out ( Robert Tepper COVER)
11. Save Me

Formazione:

Dario Grillo: voce, chitarre e tastiere
Riccardo Barbiera: batteria
Domiziano Mendolia: basso
Gabriels: Hammond & Synth

Ospiti:

Orazio Fontes: guitar solo in “No easy way out”
Roberto Scolaro: Sassofono su “Sometimes I miss you” e “Deep in my heart”

 

A quasi dieci anni di distanza dall’album d’esordio, con l’uscita di “Out Of The World“, i rockers palermitani Platens ci regalano un nuovo, interessantissimo capitolo del loro percorso artistico. Il disco vede una line­up rinnovata con il talentuoso polistrumentista Dario Grillo (voce, chitarra e tastiere), affiancato ai compagni di viaggio Riccardo Barbiera (batteria), Domiziano Mendolia (basso) e Gabriels (hammond e synth), guidati in fase di produzione dallo stesso Grillo (occupatosi in prima persona anche del mix) e con un sound finalizzato dal punto di vista del mastering da Simone Mularoni (DGM) presso i Domination Studio.
Booklet e artwork, di notevole livello artistico, sono stati realizzati dal talentuoso brasiliano Caio Caldas (Dragonforce, Violet Sun etc), bravissimo a dar vita dal punto di vista grafico ad un titolo impegnativo e significativo, che ben rappresenta un lavoro magistralmente congegnato e adagiato su undici tracce dal songwriting eccellente. Parlare semplicemente di hard ­rock melodico, tuttavia, sarebbe riduttivo e non renderebbe giustizia ad un’opera incredibilmente variegata e dalle molteplici sfaccettature, la quale, infarcita di sontuosi arrangiamenti di tastiere, riferimenti orchestrali e notevoli spunti armonici, guadagna un intrigante retrogusto sinfonico, solenne ed epico, figlio di un crocevia in cui trovano spazio elementi di grandi acts europei quali Fair Warning e Grand Illusion. Risulta estremamente complesso scorgere passaggi banali o fillers all’interno della tracklist; l’intero album emana calore e ogni singola nota risulta perfettamente incesellata a dar forma ad un vero e proprio dipinto musicale, magniloquente ed emozionante, in cui spicca la notevole abilità vocale, interpretativa e compositiva di Grillo.

L’album si apre con l’agile e travolgente “Running” e prosegue con la meravigliosa “Time Will Tell“, dal ritornello strepitoso, con un tripudio di maestosi cori e tastiere che non può che farci trattenere il fiato sino alla conclusione del brano. Si prosegue quindi con l’incalzante e cadenzata “You Won’t Bring Me Down“, per poi lasciarsi trasportare in atmosfere magiche e sognanti dalla splendida “Ask Yourself“, dal testo profondo e sentito. A ruota si susseguono altri tre bellissimi e avvincenti pezzi quali “I Still Search For You“, “Sometimes I Miss You” e “Last Final Time“, per poi giungere all’ascolto della inusuale e curiosissima “Don’t Leave Me Alone“, figlia della variegata unione tra “fiati” americani e melodie continentali. “Deep In My Heart” inizia come una ballad semiacustica per poi sorprenderci con un finale dal refrain esplosivo e coinvolgente, accompagnato da entusiasmanti backing vocals d’impatto e dall’alternarsi di strepitosi assoli di sax (di Roberto Scolaro) e chitarra elettrica. Stiamo per giungere alla conclusione dell’album, quando veniamo catturati dalla cover del mitico brano di Robert Tepper “No Easy Way Out“, assolutamente fedele all’originale, ben eseguita ed arrangiata (e con la partecipazione di Orazio Fontes). A chiudere le fila di questo splendido lavoro ci pensa l’atmosferica “Save Me“, un componimento colmo di eleganza e ammaliante feeling che nel finale esplode in un tripudio di suoni con un virtuoso assolo di chitarra, tecnicissimo e perfettamente eseguito.

IN CONCLUSIONE

Ricco di sfumature, intenso, accattivante e poetico al tempo stesso, con un songwriting di altissimo livello e melodie avvolgenti, il disco è una concentrazione di fascino, armonia e creatività. Un piccolo gioiello nostrano, consigliatissimo agli appassionati del genere.

© 2014 – 2018, Elena Aurë. All rights reserved.

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