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Recensione

85/100

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Tesla – Simplicity – Recensione

07 Giugno 2014 31 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. M P 3
2. Ricochet
3. Rise And Fall
4. So Divine...
5. Cross My Heart
6. Honestly
7. Flip Side!
8. Other Than Me
9. Break Of Dawn
10. Burnout To Fade
11. Life Is A River
12. Sympathy
13. Time Bomb
14. 'Til That Day
15. Burnout To Fade (writing demo versio) – bonus track

Formazione:

Jeff Keith: Lead Vocals
Frank Hannon: Guitars, Vocals, Piano, Bass
Brian Wheat: Bass, Vocals, Piano
Troy Luccketta: Drums and Percussion
Dave Rude: Guitars, Vocals, Bass

Contatti:

http://teslatheband.com/

 

 

Direttamente dall’adrenalinico show a cui abbiamo assisitito nella prima giornata del Frontiers Rock Festival, e ora nuovamente su disco, ecco tornare i Tesla con il loro ultimo album di inediti Simplicity. Nient’altro che un viaggio indietro nel tempo, alle radici dell’hard rock sanguigno, grezzo, e anti-tecnologico delle origini..

Già osservando la copertina dell’album (pari pari a quella di Mechanical Resonance, ma spogliata dei colori e della grafica) capiamo cosa hanno voluto fare oggi i Tesla: un rewind a un hard rock antico, suonato caldo, tra southern e blues, polveroso, sudato, settantiano fino al midollo, che non guarda in alcun modo alla tecnologia o alla modernità, ma che si presenta vivo, come se fosse stato registrato al momento, in presa diretta. I riff grantici e rocciosi dei superlativi Frank Hannon e Dave Rude, i ritornelli melodici, un ritmo quasi sempre lento (e molto più lento di quello a cui la band ci ha abituato nella sua lunga carriera), ma incalzante, e la graffiante voce di Jeff Keith, sono i soli ingredienti di quattordici (più una bonus) tracce di semplice, vero, hard rock. E niente più.

Mp3, la opener del disco, è il manifesto del ritorno alla semplicità che i Tesla hanno voluto suonare, con un ritmo lento, quasi doomy, che spinge e sfonda, e davvero piace e convince. Ricochet è per opposto un pezzo più rapido e compatto, hard rock tradizionale, arioso, che apre alla bella Rise And Fall e a una So Divine… che sale in cattedra grazie al suo refrain armonioso, orecchiabile fin dal primo ascolto. Rilassante, e da fischiettare, è poi Cross My Heart, con Honestly che si mette in luce come la prima (riuscita) dolce ballad del disco, e Flip Side! a ritrovare il lato più southern, aggressivo e maschio del rock di questi americani.

Si riparte con le nuove emozioni a fior di pelle del lento Other Than Me, seguito dalla potente e prestante cavalcata rock di Break Of Dawn, e dalle nuove, soffuse, melodie da calda brezza serale a titolo Burnout To Fade e Life Is A River. Chiudono l’opera il massiccio groove di Sympathy, una Time Bomb adrenalinica e da stadio, e infine ‘Til That Day, ultima dolce ballad che fa da ciliegina sulla torta a questo graditissimo ritorno del vero rock USA dei Tesla.

IN CONCLUSIONE

Simplicity è un lavoro che, come da titolo, appare semplice ma mai banale, fatto di un hard rock vivo, che respira, che ha un’anima, e che si nutre come noi di emozioni. Niente che faccia gridare al miracolo, sia chiaro, ma un album di grande classe, tecnicamente straordinario e suonato ”da voto dieci” da dei musicisti sempre fantastici, unici nel loro genere.

Se siete fans dei Tesla, e se vi piace la polvere sugli stivali, fatelo vostro. Punto.

 

 

© 2014 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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