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03 Marzo 2014 44 Commenti Matteo Alidori
genere: Melodic Rock
anno: 2014
etichetta: Autoprodotto
Tracklist:
01. Nights of Paradise
02. Living Tattoo
03. Hysteria
04. Ever Come True
05. The Dew of the Rose
06. Turn on the Night
07. Burning Love
08. Carry On
09. Fever
10. Silence
11. Storyline
Formazione:
Sami Alho - voce
Vesa Yli-Mäenpää - chitarra
Marko Haapamäki - chitarra
Timo Alho - tastiera
Sami "Nasu" Hämäläinen - basso
Pasi Koivumäki - batteria
Ed eccoci al nuovo album dei Free Spirit.
Band che avevo scoperto per caso nel 2008, anno di uscita di PALE SISTER OF LIGHT, loro primo debutto.
L’attesa di questi sei anni è fortemente giustificata da questo ottimo lavoro che porta il nome di “All the shades of darkened light”.
Produzione che si conferma ad alti livelli costituita da un suono bilanciato, potente al punto giusto e da ottimi arrangiamenti.
Anche i musicisti confermano di meritare un’attenzione particolare; su tutti, Sami Alho, magniloquente leader della band che riesce a deliziarci per tutto l’album con il suo particolare timbro di voce.
Alla prima NIGHTS OF PARADISE si parte distanti dal suono dal debutto. E così in successione batteria, chitarre e poi keyboards e voce tanto da far capire all’ascoltatore che a fare grande questo secondo lavoro è l’ottima sinergia del gruppo.
Brano in stile David Lee Roth che mantiene una buona formula di rock melodico coriaceo. I due singoli LIVING TATTOO e HYSTERIA (quest’ultima fa anche da colonna sonora in un film made in suomi) sono decisamente fra gli episodi di maggiore caratura dell’album. Sanno mostrare per tutta la loro durata caratteristiche d’esperienza compositiva ed un songwriting al riparo da ogni incertezza.
Il livello più alto si raggiunge con THE DEW OF THE ROSE, meraviglioso pezzo dal forte appeal radiofonico. I nostri sei musicisti dimostrano di saper spingere sui toni mostrando riff efficaci e grandi melodie.
La successiva TURN ON THE LIGHT è la classica ballad ricca d’atmosfera. Qui meritano fiumi di applausi sia per la prova canora di Sami, sia per l’intraprendenza del guitar hero Markku, entrambi impegnati in esibizioni magistrali.
Altro bel momento del disco è rappresentato da BURNING LOVE in perfetto gotthard style, interpretata nel migliore dei modi dal solito Alho, capace di creare anche qui la solita parentesi atmosferica e contornata dall’uso del talk box.
Da ascoltare e riascoltare.
Tipiche songs AOR da menzionare, sono anche CARRY ON e SILENCE, ottima ballad con seducente assolo nel finale.
STORYLINE, brano di chiusura, fortemente incentrato su synth leppardiane, a tratti ricorda il sound del predecessore.
Bel pezzo comunque.
CONCLUSIONE
Un grande disco questo ALL THE SHADES OF DARKENED LIGHT, sigla il ritorno dei Free Spirit nel panorama del rock melodico internazionale e conferma quanto fatto sei anni fa.
Bravissimi i Free Spirit !
© 2014 – 2018, Matteo Alidori. All rights reserved.
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