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Recensione

85/100

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Stryper – No More Hell To Pay – Recensione

05 Novembre 2013 19 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Christian Metal /Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Revelation
2. No More Hell To Pay
3. Saved By Love
4. Jesus Is Just Alright
5. The One
6. Legacy
7. Marching Into Battle
8. Te Amo
9. Sticks & Stones
10. Water Into Wine
11. Symphaty
12. Renewed

Formazione:

Michael Sweet – Lead Vocals / Lead Guitar
Robert Sweet – Drums and Visual Timekeeping
Timothy Gaines – Bass / Vocals
Oz Fox – Lead Guitar / Vocals

 

 

Mai più di oggi, in un mondo inevitabilmente diretto verso il baratro dell’inferno, occorreva un ritorno degli eroi del metal cristiano Stryper per ridare nuova forza, fede ed energia alle nazioni del rock.

No More Hell To Pay, uscito il 1 novembre (non a caso giorno di Tutti i Santi) per la Frontiers Records, ha in se salda la promessa di rivelarsi come la produzione più massiccia e affilata mai pubblicata da questa storica realtà. Sarà davvero così?

Sì, indubbiamente sì. Il primo elemento che infatti ci colpisce una volta pigiato il tasto play del nostro lettore è proprio l’irrobustimento avvenuto in seno al gruppo, con una serie di riff 100% heavy metal del duo Oz Fox e Michael Sweet che viene accompagnato da un basso profondissimo e roboante di Timothy Gaines e da una batteria possente e davvero cattiva di Robert Sweet, per un sound che si fa ora forse meno fine e ricercato, ma altresì di ascolto più facile e immediato, specie per chi mastica più ascolti metal e meno christian rock. La stessa vocalità di Sweet si eleva sugli scudi in modo mai così netto, con il cantante autore di una prova davvero celestiale, precisissima e sempre espressiva, acuto dopo acuto, battuta dopo battuta. Chiudono il cerchio una produzione e un mastering dai volumi potentissimi, ed ecco che la risurrezione del genere umano dal periodo di nero oblio è servita dai nsotri su un piatto d’argento, merito anche e soprattutto di una tracklist d’impatto, che rasenta la perfezione nota dopo nota, canzone dopo canzone.

Certo, gli ascoltatori più abituati alle pure sonorità hard rock magari storceranno qui un po’ il naso, ma canzoni come la ritmata opener Revelation o la iper-melodica mid-tempo The One (per me apice compositivo del disco) riusciranno a soddisfare eccome anche loro! Ma poi come si può non amare l’impronta quasi speed di una Saved By Love tutta chitarre e prestanza, o la violenza sonora di Legacy? Dai, impossibile, come inimmaginabile è il non sbattere di qua e di là la testa ad ogni battuta di Te Amo, Sticks & Stones, o del più recente singolo Sympathy. Dai ragazzi, questa è pura elité del rock, e un Michael Sweet così eccelso forse non l’avevamo più sentito dagli anni ’80, segno che quello che oggi suona e fa è davvero nelle sue corde, e davvero lo soddisfa a pieno.

IN CONCLUSIONE

Glory, glory. Alleluia! No More Hell To Pay conferma ancora a pieno e con carattere la maestosità delle produzioni di matrice Stryper, mostrandosi a tutti come l’album più roccioso e metallico della carriera di questi musicisti. Non sarà per tutti forse questo un graditissimo cambiamento, non lo so, ma quello di cui son certo è che ne vorremmo altri 100 di album qualitativamente così ispirati. Lunga vita dunque a questa band, e grazie per la carica e la grinta che ci hanno fornito con questa notevole release.

 

© 2013 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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