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Mike Tramp – Intervista

Mike Tramp – Intervista

09 Novembre 2013 15 Commenti Denis Abello

mike_trampIntervista a cura di Alessandro Lifonti

Alessandro Lifonti, fan di vecchia data di Mike Tramp, per un giorno è diventato un inviato speciale di MelodicRock.it e ha scambiato 4 chiacchiere con Mike.

INTERVISTA (versione inglese)

AL: Ciao Mike, innanzitutto voglio ringraziarti per rispondere a queste domande, perché so che l’ hai già fatto tante volte prima. Puoi raccontare ai tuoi fans italiani del tuo ultimo album “Cobblestone Street” (qui la recensione)?
MT: I rockers pensano a me e si ricordano di me per i White Lion, ed è per questo che alcuni di loro non sempre capiscono il perché io possa scrivere e registrare un album che suona come Cobblestone Street, il quale in molti modi é un album acustico. Ma la verità é che prima dei White Lion, Cobblestone Street é il mio vero contesto musicale, non solo é un album dai testi personali, ma é anche il vero e onesto sound di Mike Tramp. Qui é da dove vengo, e questo é ciò con cui continuerò, mi ci é voluto solo del tempo per arrivarci.

AL: Negli ultimi 5/6 anni hai pubblicato diversi dischi (l’hai fatto anche in passato ovviamente), e adesso so che un altro é per strada. Come e dove continui a trovare l’ ispirazione dopo più di 30 anni che continui a scrivere musica/canzoni?
MT: la mia musica o il mio song writing sono solo un’estensione di me stesso. È un qualcosa a cui non penso veramente, ma faccio. Adesso scrivo canzoni che alla fine suonano nello stesso modo sull’album di quando le ho scritte, al contrario di quanto fatto con i White Lion e i FON. Ció mi ha dato una spinta e un sacco d’ ispirazione, mi sento davvero a casa, e non penso a comporre musica per vendere albums o andare in tour, ma più perché é ció che amo fare.

AL: La scorsa estate eri in tour negli states, e su uno dei tuoi post su facebook hai scritto qualcosa del tipo: “rimpiango di aver lasciato gli states così presto”! Ci puoi spiegare perché?
MT: non é un secreto ai più che mi sento a mio agio con il modo in cui vivono gli americani, e con questo intendo dire che c’é ancora un sacco di libertà e che ci sono ancora tanti modi per vivere fuori dal sistema. Ora che trascorro tanto tempo in Danimarca, non sono d’accordo con il sistema e il governo: non ci sono altro che regole, non puoi fare questo, e devi fare quello.

AL: Nel 2011 sei venuto in Italia con i Circuz (San Donà di Piave, Parma). Hai cominciato entrambi i concerti all’una di notte (decisione dei locali)…é una vergogna! É questo il motivo per cui non sei più tornato in Italia?
MT: no, non lo é, ma sono sicuro che molti artisti sarebbero d’ accordo che suonare in Italia non é così facile, e se torno a suonare da voi come lo faccio adesso, devo trovare veramente il locale giusto, e preferisco avere il pubblico seduto che ascolta. Non é più un concerto rock, e chiunque mi porterà in Italia dovrà capire questo, ma vorrei tornare ovviamente!

AL: Qual’é il tuo album preferito dei White Lion e perché?
MT: È Pride, perché a quel tempo eravamo una band e ci piaceva stare insieme. Dopo quel disco ci siamo allontanati l’uno dall’altro e ci siamo dimenticati cosa avremmo dovuto fare.

AL: Hai un sacco di grandi ricordi dei tour che i WL han fatto insieme agli Aerosmith, Kiss, Stryper. Qual’ é il più bello?
MT: È essere stato in tour 3 mesi con gli AC/DC. É stati fantastico aver fatto parte di un grande tour del genere con una grande band come loro, mentre allo stesso tempo il leone bianco stava esplodendo e stava diventando famoso.

AL: Dimmi un nome di un gruppo rock anni 80 che avrebbe meritato più successo, e dimmi un nome di un gruppo rock anni 80 che ha avuto più successo di quello meritato?
MT: non conosco molte persone che risponderebbero o vorrebbero rispondere. Ciò che personalmente mi piace e non mi piace lo tengo per me.

AL: Chi era il tuo cantante preferito degli anni 80 (a parte Phil Lynott e Springsteen), e chi era il peggiore?
MT: non ho mai avuto un cantante preferito negli anni 80, ma i miei preferiti erano gente come Freddy Mercury, Steve Perry, Robin Zander, Ronnie James Dio.

AL: Stai lavorando ad nuovo album. Ci puoi dire qualcosa di più al riguardo?
MT: non molto a parte che continua da dove Cobblestone Street ha finito, e che renderà l’idea di cos’é Mike Tramp. Dopo questo album capirete che il passato é passato e questo é adesso.

AL: Mike, sembra che più passa il tempo e più ti piace andare lá fuori e suonare… com’ é possibile?
MT: penso che é possibile solo quando fai ció che vuoi fare e ami. Non potrei immaginarmi su un palco a suonare i WL nel vecchio modo.

AL: Mike, grazie nuovamente per questa intervista! Spero che l’ anno prossimo potrò portarti finalmente nella mia città per una notte di RNR. Nel frattempo riguardati e ci vediamo lungo la superstrada infinita (titolo di una suona canzone). Ciao, Ale
MT: prego, speriamo di sì.
Ciao,
Mike

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Alessandro Lifonti con Mike Tramp

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