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02 Novembre 2013 10 Commenti Denis Abello
Harem Scarem, un nome che nelle orecchie degli amanti del Melodic Rock risuona come pura poesia. Mai avrei pensato di poterli vedere prima o poi sul suolo italiano e con ben due possibilità di scelta (Trieste e Milano).
Trieste è nettamente fuorimano e così si opta per la più comoda Milano. Fatti i dovuti preparativi che includono, vestizione con maglietta di MelodicRock.it, macchina fotografica, classici CD pronti per essere autografati e purtroppo l’immancabile pieno di benzina che ci fumeremo bello bello tutto in una notte, eccoci pronti al via per raggiungere il Blue Rose Saloon di Bresso (MI).
Una piccola nota prima di continuare, un applauso sincero all’organizzazione (la Rocker Sound Agency) che accolte alcune critiche relative alla prima pubblicazione degli orari della serata che vedevano gli Harem Scarem salire sul palco alle 23.30 si sono prodigati per venire incontro ai fans più lontani (me compreso 🙂 ) e migliorare la scaletta della serata in modo da dare alla band di punta la possibilità di salire sul palco alle 22.30… tanto di cappello per questo gesto e per la disponibilità dimostrata!
Conoscevo già il Blue Rose per esserci stato in occasione della venuta dei Bai Bang (qui il report) e sinceramente nutrivo qualche dubbio sulla grandezza del locale in relazione al nome altisonante della band ospitata ma aimè ho dovuto constatare che effettivamente il locale si è dimostrato (purtroppo) più che sufficiente per contentere il pubblico accorso per la serata.
Entriamo però nel vivo dando spazio a quello per cui siamo qui, la musica.
I giochi vengono aperti dai The Phytons che propongono un hard rock potente e graffiante che affonda le sue radici nel passato. La vera sorpresa per il sottoscritto arriva con la salita sul palco dei modenesi Old Man’s Cellar, giovane band che propone un AOR riuscito e ricercato. Il gruppo si mostra infatti sul palco con una scaletta che vede proposti alcuni brani estratti dal loro debutto in uscita a breve intitolato Damaged Pearls. Forti della valida voce e presenza scenica del cantante Ricky DC gli Old Man’s Cellar possono puntare su un ottimo lavoro di chitarra e su una sezione ritmica in grado di delineare in modo netto e pulito il loro sound. Peccato per i suoni un pò troppo elevati del locale che da sotto il palco impediscono un perfetto ascolto, ma comunque il gruppo riesce a portare a casa un’esibizione sicuramente riuscita ed in grado di carburare al punto giusto il pubblico! Pollice alto per questa nuova realtà italiana che va ad aggiungersi a buon
diritto ai validi gruppi del genere a cui sta dando i natali il nostro bel paese!
22.30 precisi e puntuali ecco fare la loro apparizione gli Harem Scarem. Non nascondo che è un’insperata emozione poterli vedere sul palco e tra l’altro la quasi assenza di divisione tra palco e parterre che offre il Blue Rose permette alle prime file di godersi praticamente il gruppo in un faccia a faccia… cosa quasi incredibile per il sottoscritto!
L’inizio è zoppicante per colpa di qualche problema tecnico di troppo ma che gli Harem affrontano nel miglior modo possibile (e da gran signori) semplicemente ridendoci su e suonando praticamente “a braccio”. Tra l’altro questo inizio così anomalo da subito la possibilità al batterista Darren Smith di mettere in mostra il suo lato più goliardico, di cui comunque il pubblico “beneficierà” per tutta la serata… tanto che ad un certo punto mentre Hess e Lesperance si esibivano in duo sul palco il buon Darren se ne scende tra il pubblico per sparare, passatemi il termine, minchiate e farsi foto con i fans, tra cui una con il sottoscritto! 😉
Sistemati comunque i problemi tecnici la band parte come un treno in corsa con un Harry Hess che non perde un colpo e dimostra una potenza vocale non indifferente nonostante non possa più considerarsi un giovincello. Pete Lesperance ammalia, uno dei chitarristi che può vantare un “gusto per la melodia” eccelso. Il ritorno dietro le pelli di Darren Smith riesce a donare al gruppo un sound un pò più heavy che ben si adatta alla dimensione live e la sua “simpatia giullaresca” regala sicuramente una spinta in alto allo spettacolo. Peccato per il bassista di cui si può dire solo che non sia praticamente pervenuto durante lo show, freddo sul palco, fa il suo lavoro e niente di più. L’unico sorriso lo regala alla richiesta di una foto dopo il concerto… 😀
Ottima la scaletta portata in scena che pesca a piene mani dai primi due album della band e che permette al pubblico di esaltarsi sulle note di Saviors Never Cry, Sentimental Blvd (cantata da un Darren Smith in forma spettacolare), Honestly, Jealousy e via discorrendo. Il pubblico segue la band e si ritrova ad intonare in un tutt’uno i vari ritornelli, numeri uno!
Anche in questo caso per il mio gusto i suoni risultano fin troppo alti penalizzando un pochino la resa finale, ma per il resto niente da dire, band validissima che riesce a regalare emozioni a profusione!
Tirando le somme della serata posso dire di essermi Divertito (con la D maiuscola) e di aver potuto finalmente apprezzare dal vivo uno dei miei gruppi preferiti. Punto a favore anche per la scelta dei gruppi di spalla veramente azzeccati. Peccato solo per alcuni problemi tecnici e per un suono eccessivamente alto, ma per il resto penso che la serata possa considerarsi un bel successo per gli amanti del rock melodico… a quando la prossima? 😉
Scaletta Harem Scarem
01. Saviors Never Cry
02. Dagger
03. Hard To Love
04. If There’s Was A Time
05. Sentimental Blvd
06. Slowly Slipping Away
07. Honestly
08. Karma Cleasing
09. Stranger Than Love
10. Jealousy
11. Just Like I Planned
12. Empty Promises
13. Mandy
14. Had Enough
15. No Justice
16. Change Comes Around
Gallery HAREM SCAREM
Gallery Old Man’s Cellar
Gallery The Pythons
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