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Recensione

89/100

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Newman – Siren – recensione

15 Luglio 2013 22 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: AOR Heaven

 

I Newman ed in generale i progetti del loro fondatore Steve Newman per me sono una garanzia, non mi aspetto mai chissà che cosa o che con un colpo da maestro mettano insieme uno dei migliori album dell’anno, ma tutte le volte vado tranquillo che mi ascolterò un album gradevole, con qualche pezzo da segnalare e che per una o due settimane mi farà una gran bella compagnia.
Bene, questo è valso fino ad oggi… dal momento in cui ho saputo dell’uscita di questo nuovo Siren, mi aspettavo il solito buon lavoro firmato dall’artista inglese, un pò come fu per il precedente Under Southern Skies (qui la recensione), cioè un buonissimo lavoro tra l’AOR ed il Rock Melodico che ben si lascia ascoltare senza mai osare però più di tanto.
Insomma per me i Newman sono sempre stati come l’amica carina acqua e sapone con cui fa sempre piacere prendere un caffè ma a cui è sempre mancata quell’alchimia che le permettesse di risaltare.

Bene, ma se quell’alchimia fosse stata trovata? No, aspettate, non dall’amica carina acqua e sapone, intendo dai Newman…

… infatti basta lo start impresso da Scar Of Love per iniziare a capire che qualcosa è cambiato, niente di fuori dal comune, ma la voce funziona, il pezzo tira e la melodia è una gran bella cavalcata in puro spirito melodic rock il tutto condito da cori ben riusciti.
Un guizzo iniziale non può creare un’onda e così mi aspetto un riallineamento con la successiva Had Enough dove invece si continua ad alzare il tiro, la chitarra sferza le note, ci si lascia travolgere del pre ritornello e ci si immerge nella melodia del ritornello… la classe sale e non manca ad arrivare quasi al top di quanto sentito quest’anno sulle note di Arcadia. Semi ballad trasognante ad occhi aperti, ancora una volta è l’alchimia (quella di cui parlavamo sopra) che unisce i vari elementi del pezzo in un tutt’uno di incredibile fascino.
Ormai è chiaro che i Newman tirano a fare il grande salto ed il colpaccio e da loro un pezzo giocato tra chitarra e batteria pestata come Another Bitch of A Night non te lo aspetti… brividi quando il refrain spezza il tiro e letteralmente ti entra nelle vene.
E’ un susseguirsi unico di emozioni e Feel Her Again mostra un Newman vocalmente ineccepibile su un pezzo melodico, esaltante, emozionante. Dopo una tripletta come questa ci può anche stare un pezzo che vola un pelino più basso come Some Kind Of Wonderful, ma subito si torna a puntare il muso verso l’alto con la titletrack Siren.
Altra prova notevole di Steve Newman, che per quanto non sia una voce, e non me ne voglia, delle migliori del genere, riesce sicuramente a portarsi al limite dell’eccellenza grazie ad una passione che trasuda da ogni nota che incontra le sue corde. In Siren la voce viene modulata e modellata sulle note del pezzo con tanta maestria, notevole anche l’assolo di chitarra.
I Newman però hanno per ora giocato sul filo delle nostre emozioni rock melodiche risvegliando in noi istinti sopiti e facendoci pregustare il sapore di un album che va letteralmente assaporato pezzo dopo pezzo, ma la vera sferzata, il colpo al cuore, lo mettono a segno solo con When It Comes To Love… un buon inizio giocato tra chitarra e batteria sembra appena ferirci, ma quando la voce entra in gioco e quel coro in sottofondo prende il sopravvento ecco che si sente quanto brucia il taglio che i Newman ci hanno inflitto e nel momento in cui l’esaltante ritornello entra in circolo ecco che la lama del melodic rock marchiato Newman ha lasciato il segno dritto dritto sul cuore… un pezzo quasi alla House Of Lords prima maniera, impareggiabile!
Da qui in avanti i pezzi potrebbero essere anche tutti riempitivi e penso che la cosa non ci scandalizzerebbe più di tanto data la qualità di quanto già sentito, ma invece i nostri continuano a mantenersi su livelli nettamente alti, e pezzi come Crossfire e Waiting For The Day, che in altri contesti sarebbero bollati come piccole gemme qui risentono proprio solo del paragone con quanto appena sentito!
Alt però, perchè non è ancora tempo di tirare le redini delle emozioni in barca perchè manca ancora da segnalare un pezzo cesellato con cura come The Foolish One, una ballad in cui il piano regala momenti di rara intensità e la voce di Newman ancora una volta riesce a farci capire l’amore del personaggio verso il genere proposto.
Lo stop viene dato sulle note di Don’t Know Why e a noi resta ancora tutto il tempo per apprezzare appieno anche quest’altra piccola cavalcata rock verso il tramonto di un album assolutamente esaltante.

IN CONCLUSIONE

12 pezzi che racchiudono in se lo spirito di quello che un album di melodic rock dovrebbe essere… Newman non è il miglior singer che si possa desiderare, ma dove la “natura” mette un limite possono invece tecnica, passione e tenacia a pensare a come sopperire.
Un album da ascoltare e riascoltare e che a ogni passaggio ci regala quel momento che non avevamo notato, quel tocco che ci era sfuggito. Una cavalcata di emozioni che spingono questo Siren tra le uscite top in ambito melodic rock di questo 2013.
Per chi scrive è un album da consigliare ad occhi chiusi e se già avevate apprezzato quanto fatto dai Newman, fidatevi se vi dico che qui allora li adorerete!

TRACKLIST

01. Scar Of Love
02. Had Enough
03. Arcadia *
04. Another Bitch Of A Night *
05. Feel Her Again *
06. Some Kind Of Wonderful
07. Siren *
08. When It Comes To Love *
09. Crossfire
10. Waiting For The Day
11. The Foolish One *
12. Don’t Know Why

* migliori canzoni

FORMAZIONE

Steve Newman – voce, chitarra, tastiere
Rob McEwen – batteria e percussioni

ospiti

Shaun Bessant – chitarra principale in “When It Comes To Love”
Pete Newdeck – cori in “Some Kind Of Wonderful” e “Waiting For The Day”
Robert Säll – chitarra principale in “Feel Her Again”
Nick Workman – cori in “When It Comes To Love”

CONTATTI

http://www.newmansound.com/

© 2013 – 2020, Denis Abello. All rights reserved.

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