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18 Maggio 2013 4 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Megaforce Records
Tracklist:
01. Kings Of Demolition
02. Let’s Go
03. This Is Killing Me
04. Get Up
05. Stitches
Formazione:
Johnny Solinger (vocals)
Dave ‘Snake’ Sabo (guitar)
Rachel Bolan (bass)
Scotti Hill (guitar)
Rob Hammersmith (drums)
Credo sia un po’ un errore comune quello di valutare negativamente a priori e con pregiudizio ogni nuova uscita degli Skid Row senza Sebastian Bach. E’ altresì vero però che dalla reunion senza lo storico cantante ad oggi questa storica band hard rock ha raccolto davvero poco e con pochi consensi a causa di album poveri di emozioni, che a fatica hanno fatto leva nel cuore dei fans, specie di quelli storici.
Ma Sabo e soci, decisi a non mollare e convinti della bontà di questa loro nuova incarnazione, ritornano oggi come se nulla fosse successo e come se critica non esistesse con quello che è forse il lavoro più azzardato e incosciente della loro carriera, ovvero un album raccolto su tre EP a titolo United World Rebellion.
Il primo di questi dischi, il Chapter One, uscirà il 24 maggio in Europa per la Megaforce Records e, fidatevi, è tutt’altro che il brutto lavoro che tutti ci aspettavamo. Gli Skid Row hanno infatti sostanzialmente composto quelle che sono le cinque migliori tracce prodotte dalla reunion ad oggi, con un sound che è tornato ad essere dannatamente rock e supportato da ritornelli interessanti sia a livello melodico che nella loro struttura, solida e granitica come roccia. Sotto certi aspetti siamo di fronte a un ritorno alle origini, di diversa qualità questo è indubbio (i primi due album continuano ad essere inavvicinabili) ma in grado di riuscire a risvegliare emozioni nei fans d’annata, e senza troppi pianti disperati per l’assenza di Bach visto che Solinger si cimenta ora in una prova davvero convincente, spesso sugli scudi.
Cinque tracce quindi energiche e possenti, divertenti ed emozionanti. Apre le danze Kings Of Demolition e ci pennella i capelli all’indietro con un’attacco dinamitardo di pura essenza hard rock, con un riffing maschio e potente di Sabo e una raffinatezza melodica nel ritornello che porta Solinger a volare sulle ali del tempo fino agli ’80s. Benissimo anche Let’s Go, altro brano sostenuto e dal gran ritmo, denso di groove e di suoni bollenti, ma ancor più preziosa la ballad This Is Killing Me, che apre acustica come I Remember You creando un piacevole flashback nella mente dell’ascoltatore, che darà subito fuoco a un accendino come se fosse nella notte in prima fila a un concerto rock. Dopodichè, originale e riuscita è Get Up, canzone interpretata egregiamente da Solinger, con grande carisma e passione, e che alterna con gusto momenti quasi rilassati con un ritornello corale e adrenalinico come pochi. Chiude l’opera Stitches, altro pezzo ritmato e di forte impatto, capace di esaltare i rocker con il suo stile e la sua piacevole farcitura sonora, con un assolo davvero molto riuscito a fare da ciliegina sulla torta al disco e all’opera tutta.
IN CONCLUSIONE..
Pollice su per questo primo capitolo della grande opera United World Rebellion. Vedremo nei prossimi mesi se la band sarà stata in grado di bissare la qualità di questi pezzi, ma intanto godiamoci al massimo del volume questo quintetto di canzoni riuscite e di grande appeal. Finalmente nelle nostre orecchie qualcosa di sensato ed ispirato dalla line up post-Bach!
© 2013 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.
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