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11 Aprile 2013 3 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Escape Music
Tracklist:
Don't Drive Me Home Tonight 4:57
Citadel of Hope 4:27
House of Prayer 4:58
Heaven’s Not Up There 5:00
Jack of Diamonds 3:52
Wolf’s Lair 4:43
I Won't Be Lonely Anymore 4:06
Stampede 4:10
Oscillate 5:20
Alexandria 4:08
The Vesper Bell 6:39
Formazione:
Lee Small – Vocals
Tore Meli – Guitars
“PB” Riise – Bass / Keyboards
Perra Johnson – Drums special guest
Ritorna sulle scene Lee Small, una delle voci più interessanti tra quelle emergenti dal panorama rock melodico mondiale (e già ex Shy e Phenomena), con il nuovo progetto Snowfall, formazione norvegese al debutto assoluto sul mercato.
Cold Silence, questo il titolo dell’album, uscirà nei negozi il 19 aprile per la label Escape Music, forte anche di una produzione curata da Martin Kronlund ai JM Studio di Gothenburg.
Nonostante le ottime premesse però il risultato è un disco molto altalenante e quasi totalmente privo di passaggi di rilievo o di brani realmente in grado di rimanere impressi nella mente dell’ascoltatore. Non c’è in Cold Silence un vero sussulto e, tolta la solita ottima prova vocale di Small, sono pochissimi gli aspetti che mi porterebbero a consigliarvi l’ascolto. Sì, c’è certamente da evidenziare una buona prova tecnica della formazione, con Tore Meli alle chitarre autore di buoni riff, “PB” Riise al basso sempre preciso e attento a dare la giusta profondità di suoni, e l’ospite Perra Johnson alla batteria capace di dimostrare sempre le sue qualità, ma tanta bontà non trova riscontro in brani abbastanza piatti nei suoni e nello stile. Un songwriting nella media che non permette alla band di spiccare come potrebbe, e che costringe anche lo stesso Lee Small al compitino, tanto che il cantante non mostrerà quasi mai tutte quelle straordinarie qualità che lo avevano portato al successo con l’ultimo capitolo della carriera degli Shy.
L’opener Don’t Drive Me Home Tonight è comunque forse l’episodio più riuscito dell’album, grazie a un buon ritornello ben supportato da un grande tappeto di tastiere sempre in primo piano. Nella media Citadel of Hope, classico brano hard rock melodico senza grosse pretese, ed è solo il sound antico di House of Prayer a regalarci un altro sorriso, con il suo riff caldo e intenso. Heaven’s Not Up There è una discreta ballad che lascia emergere tutto il calore del timbro di Small, Jack of Diamonds un altro episodio mediocre seguito dalla già migliore Wolf’s Lair, dove sono ancora soprattutto le tastiere a rivelarsi riuscite ed ispirate. I Won’t Be Lonely Anymore non regala particolari emozioni, stretta in canoni piuttosto rigidi, Stampede carica il disco di grinta rock, pur non essendo eccezionale, mentre i synth in apertura di Oscillate appaiono molto curati e attraggono la nostra attenzione su un pezzo certamente migliore degli ultimi episodi. E dopo Alexandria, il disco chiude con The Vesper Bell, canzone dotata di una buona atmosfera bluesy e di un felling intenso, qui si carico di piacevoli emozioni.
IN CONCLUSIONE
Cold Silence è un disco nella media, privo di particolari qualità ma certamente in grado di regalare qualche buon momento di emozione. E’ comunque soprattutto la voce di Small, seppur qui non ai suoi massimi splendori, a regalare al disco e al suo songwriting almeno mezzo punto in più. E tutto sommato siamo di fronte a un buon album, ma è anche vero che in questo 2013 ne abbiamo ascoltati certamente di migliori.
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