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Recensione

81/100

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FM – Rockville – Recensione

19 Marzo 2013 26 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: /

Tracklist:

01 Tough Love *
02 Wake Up The World
03 Only Foolin’
04 Crave *
05 Show Me The Way
06 My Love Bleeds
07 Story Of My Life *
08 Better Late Than Never *
09 Crosstown Train *
10 Goodbye Yesterday
11 High Cost Of Loving *

* migliori canzoni

Formazione:

Merv Goldsworthy - bass, backing vocals
Pete Jupp - drums, backing vocals
Steve Overland - lead vocals, guitar
Jem Davis - keyboards
Jim Kirkpatrick - lead guitar, backing vocals

 

Mentre i Journey si piangono addosso e meditano l’addio perchè vendono ‘soltanto’ diverse -mila copie con i loro ultimi album, c’è chi per amor di musica tira avanti anche in piena crisi e continua la sua carriera anche se ora privo di una label e costretto ad autoprodursi i propri CD (persino con un aiuto finanziario degli stessi supporter, ottenuto con una raccolta di donazioni durata tre mesi) pur di andare avanti, perchè comporre dischi è la sua vita, perchè sarebbe moralmente ingiusto deludere anche un singolo fan, perchè esiste nel loro cuore un credo che dice che la musica va amata e non monetizzata.

E, attenzione, non stiamo parlando di un nome piccolo del panorama rock melodico! Notate, non stiamo affrontando questo punto in apertura di una recensione di un lavoro di una band qualunque, ma lo facciamo davanti un articolo sui leggendari inglesi FM, capitanati da una delle più belle voci del panorama, ovvero Steve Overland!
Perchè sì, bastonati anche loro duramente dal crollo di vendite del mercato odierno, questi incredibili musicisti sono voluti uscire ancora con nuove canzoni e con un nuovo album intitolato Rockville, nei negozi da inizio marzo 2013, autoproducendosi e facendosi aiutare dai loro stessi fans, senza preoccuparsi minimamente dei possibili numeri di vendita. Perciò, e al di là di tutto, tanto, tantissimo onore.

Tutto sommato non è andata male, anzi. Rockville sicuramente non ci delude, e poggia come sempre su suoni e su una produzione di altissimo livello. Il marchio musicale degli FM c’è qui tutto, con canzoni che come sempre strizzano ben poco l’occhio alle sonorità moderne ma che continuano imperterrite a riproporre quel tipo di sound ottantiano che è nelle vene di questi musicisti, e che poi è quello che a noi più piace. Quindi, ed è questo il primo punto nettamente a favore del disco, chi cerca con nostalgia il profumo del melodic rock d’annata qui respirerà ottime atmosfere e tanta carica rock, come quella di quegli anni d’oro.
I pezzi poi sono tutti particolarmente ispirati e vanno a comporre una corposa tracklist di undici tracce senza particolari cali e con anche qualche ottimo momento, di cui parleremo poi. C’è da dire però che rispetto all’ultimo Metropolis (2010) un piccolo passo indietro è stato fatto, mancando un po’ quella atmosfera notturna che aveva reso quel prodotto così apprezzato dai fans. Rockville è un album più polveroso e caldo, forse più classico, ma certamente meno avvincente a primo ascolto.
Un altro difettuccio, già per altro presente nel precedente e suddetto album, è che gli FM hanno ora messo un po’ troppo in secondo piano le tastiere, lasciandole a fare da solo sottofondo ai brani e non più a caricare di energia. Bene rendere presenti le chitarre, ma nel nostro genere la tastiera.. è pur sempre la tastiera!

Detto ciò, andiamo ad analizzare brevemente le canzoni. Tough Love è il classico singolo in apertura, potente ed energico, sormontato da un cantato di Overland davvero spettacolare (ma non invecchia mai questo qua!!?) che regala da solo almeno un punto di giudizio al pezzo, elevandolo da uno dei tanti a Uno. Wake Up the World è una bella canzone senza infamia e senza lode, piuttosto scolastica ma riuscita, e Only Foolin’ si fa apprezzare per il suo grande ritmo e groove, oltre per la ottima coralità del suo ritornello. Intrigante il ritmo di Crave e in rilievo le sue chitarre (molto bene qui Jim Kirkpatrick), ma è ancora Overland a dare una marcia in più al pezzo con linee vocali da urlo. Avvolgente l’atmosfera rilassata e rilassante della bella mid-tempo Show Me The Way, in puro stile FM e, dopo la buona My Love Bleeds, è tempo di incoronare la traccia top dell’album, Story Of My Life, eccezionale ballata forte di un super testo sulla nostalgia dei tempi passati e sulla giovinezza che mano a mano se ne va. Manco a dirlo, le melodie di questo pezzo riescono a incollarci alle casse dello stereo in piena estasi.
Poi, la graffiante Better Late Than Never non cala di una virgola l’intensità del momento e ci carica di nuova energia, impressionando per le belle trame del suo refrain, davvero ammiccanti, e Crosstown Train chiude il terzetto-bomba con una grinta rock davvero contagiosa. Il disco poi ci saluta con le note della mid-tempo Goodbye Yesterday e con la conclusiva High Cost Of Loving, altra canzone dotata di un songwriting stellare e di un’atmosfera che la rendono perfetta per fare da colonna sonora a un viaggio on the road senza meta.

IN CONCLUSIONE

Partendo dal fatto che per me Metropolis valeva il suo otto e mezzo pieno, trovo giusto valutare questo Rockville un gradino sotto quel disco. Avendo qui però trovato almeno due o tre canzoni davvero avvincenti, e volendo premiare la grinta degli FM a non mollare in questo tempo di crisi, chiudo un occhio su qualcosa che un po’ meno mi ha convinto e premio l’album con un otto di tutto rispetto.

Gli FM ci hanno dimostrato con assoluta fermezza di essere ancora facilmente nominabili tra i big della scena rock melodica mondiale, al pari anche di altre realtà apparentemente più affermate. Soprattutto finchè reggerà l’eccezionale stato di forma del leader Steve Overland, il marchio di questa realtà sarà sempre e per sempre sinonimo di qualità. Perciò, lunga vita ai re.

© 2013 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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