Recensione

De La Cruz – Street Level – Recensione

31 Marzo 2013 17 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Frontiers Music

Ennesimo grande colpo della Frontiers Records, che con questi giovani emergenti De La Cruz ci riporta direttamente agli anni ’80 con il tipico Sleaze/Hard Rock targato Motley Crue, Def Leppard e Ratt. I 5 australiani, rispettivamente Roxxi Catalano alla voce, Casey Jones e Rory Joy alle chitarre, Grant Daniell al basso e Lacey Lane alla batteria si presentano nel migliore dei modi con magliette e jeans strappati, toppe, tatuaggi e con la copertina del debut album, intitolato Street Level che ci fa subito capire cosa uscirà dalle casse del nostro stereo…

Ed infatti basta premere il tasto Play e si parte a mille con la titletrack Street Level, con il suo ritmo indiavolato, il suo sapore anni ’80 e un ritornello che ci farà cantare a squarciagola. Echi di Ratt nella seguente Girls Go Wild, con uno scatenato Roxxi alla voce e un riff incalzante. E’ la volta di Turn It Up, dove i cinque emulano il tipico sound dei primi Twisted Sister con cori da stadio e grandi chitarre a fare da tappeto. Con Legions Of Love, sia il cantato sia il ritornello sembrano provenire dai primi Def Leppard, col risultato di un’altra canzone-killer. La mid tempo Gimme Love è ancora devota ai Leopardi sordi ed è più elaborata e meno sleaze delle altre canzoni, le chitarre suonano più melodiche e il basso detta il ritmo. Cherry Bomb è la tipica song rock-radiofonica dotata di un bel riff e di un grande assolo melodico ed infatti è anche il primo singolo di lancio del disco. Dreaming è la perla AoR dell’album, con i suoi chorus trascinanti e il ritornello che si stampa subito in testa. Fantastica. Invincible sembra una traccia degli Whitesnake, impressionante come la prima strofa ricordi Coverdale e soci; la canzone esplode poi nel solito ritornello azzeccato e in un assolo perfetto. Worlds Collide e S.E.X. ritornano nello sleaze rock più classico rievocando i Motley Crue sia nel sound, sia nei testi espliciti. Ancora i Leppard in Set The Night, altra traccia che lascia il segno, grazie anche all’ottimo lavoro delle chitarre mentre la chiusura è affidata alla ballad Shine, dove la chitarra acustica si intreccia con la voce di Roxxi; peccato che questa volta il ritornello sia troppo “piatto” e non risalti il valore della traccia nonostante l’ottimo chorus.

IN CONCLUSIONE:

Un debut album che rievoca il Rock da Arena degli anni 80. Nulla di nuovo,intendiamoci, ma un dischetto godibile ben prodotto e ben suonato, con ottime canzoni. I De La Cruz sono promossi a pieni voti.

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