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Recensione

86/100

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Charming Grace – Charming Grace – Recensione

30 Marzo 2013 37 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

1) Everytime You Touch My Heart *
2) The Way You Feel Inside *
3) Shining Light
4) Just Take My Hand
5) Close Your Eyes *
6) Still Dreamin’ *
7) The Sound Of Your Heart
8) Everybody’s Broken (Cover: Bon Jovi)
9) The Answer Was You
10) Run Away *
11) Through The Stars *
12) Endless Flame
13) Bring My Life Back *
14) Leave A Light On (Cover: Belinda Carlisle – European Bonus Track)

* migliori canzoni

Formazione:

Pierpaolo "Zorro 11" Monti (batteria – Shining Line, Lionville)
Davide "Dave Rox" Barbieri (voce leader & tastiere – Wheels Of Fire)
Amos Monti (basso - Shining Line, Lionville)

Ospiti:

con alla voce:

Nick Workman (Vega, Kick) in Everytime You Touch My Heart
Moon Calhoun (Michael Thompson Band) in The Way You Feel Inside
David Forbes (Boulevard) in Shining Light
Gui Oliver (Auras) in Just Take My Hand
Michele Luppi (Los Angeles) in Close Your Eyes
Thomas Lassar (Crystal Blue) in Still Dreamin'
Alessandro Del Vecchio in The Sound Of Your Heart
Josh Zighetti (Hungryheart) in Everybody's Broken
Bente Smaavik (Perfect Crime, Blonde On Blonde) in The Answer Was You
Jessie Gallant in Run Away
Stefano Lionetti (Lionville) in Through The Stars
Henrik Launbjerg (Toys of Joy) in Endless Flame
Kimmo Blom (Urban Tale) in Bring My Life Back
Aurë in Leave A Night On

ai cori:

Jeff Paris
Michael Carrata (Soul Seller)
Franco Campanella (Myland)
Tomas Borgogna (Borgogna)
Dario Grillo (Platens)

alle chitarre:

Sven Larsson (Street Talk, Lionville, Galleon)
Peter Friestedt (Williams/Friestedt, State Cows)
Roberto Priori (Danger Zone)
Mario Percudani (Shining Line, Mitch Malloy)
Stefano Lionetti (Lionville)
Mario Manzani (Florence 99 )
Steve De Biasi (Gunshy)
Stefano Zeni (Wheels of Fire)
Tom Martin (Vega)
Andrea Lanza (Skill In Veins)
Carmine Martone
Matteo Serra

alle tastiere:

Alessandro Del Vecchio
James Martin (Vega)

al sassofono:

Boris Matakovic (Human Zoo)

Contatti:

www.charminggraceaor.com
www.facebook.com/CharmingGOfficial

 

Se oggi il rock melodico italiano è in grado di non sfigurare paragonato alle ben più storiche scene di altre nazioni, un po’ di merito va dato a Pierpaolo “Zorro 11” Monti e Amos Monti che nel 2010 uscirono sul mercato con l’all star project Shining Line, componendo un album che tutto il mondo musicale riconobbe come un piccolo capolavoro di AOR moderno, e ancora oggi ci invidia.

Tre anni dopo quel disco, i due Monti ritornano con un nuovo progetto denominato Charming Grace, per il quale si affidano per la prima volta a una voce leader, quella di Davide “Dave Rox” Barbieri dei Wheels of Fire (qui anche tastierista), che fa da guida a una ricca truppa di musicisti ospiti in un disco omonimo che uscirà, tra la spasimante attesa di tutti, il 12 aprile per la sempre fedele label tedesca Avenue of Allies.

Nel recensire Charming Grace è quasi impossibile non finire a fare un paragone con il suo illustre predecessore Shining Line. Rispetto a quel disco il nuovo progetto gode di molta più omogeneità, e questo è merito proprio dell’inserimento di Barbieri in formazione. Il cantante infatti fa da fulcro su cui si muove e poggia l’intera opera, e la sua voce fa si che l’album mantenga una sua precisa impronta lungo tutte le 14 tracce, con i soli ospiti a fare da elemento variabile e imprevedibile all’interno della struttura con i loro duetti. A livello di songwriting invece siamo praticamente alla pari. Charming Grace magari risente un po’ della mancanza di una vera e propria hit d’impatto come poteva essere Highway of Love sul disco del 2010, ma è sicuramente più convincente nella media di giudizio di ogni suo singolo brano, allontanando totalmente quella (per me discutibile) impressione di filler che sul finale di Shining Line qualcuno aveva percepito. Sempre straordinari e sopra la media i testi, e superlativo il lavoro tecnico strumentale della band, mentre invece ho trovato in leggero calo la qualità complessiva del mestiere apportato al disco dai super-ospiti, ma di questo parlerò meglio sotto.

Tutto questo per dire che il giudizio complessivo di Charming Grace si avvicina molto a quello di Shining Line, e che quindi i fans di quel grande lavoro del 2010 possono dormire già da ora sonni tranquilli e comprare a scatola chiusa questo nuovo album. Le atmosfere sono quelle, il rock melodico tutto melodia e sentimento dei ragazzi non mancherà di divertirvi e impressionarvi, l’impronta del progetto è rimasta unica e inconfondibile, il sound personale e l’architettura poggiante su basi mai così solide. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per godere ancora di una ricca ora di musica che ci piace. Ma andiamo ora ai brani..

Everytime You Touch My Heart con Nick Workman (Vega, Kick) cerca, con ottimi risultati, di dare subito un’impronta energica all’album, con un rock molto potente e a tratti deciso, denso di abbagliante melodia sul suo ottimo refrain corale. Super la prova di Barbieri in The Way You Feel Inside, con il cantante che duetta senza timori con un big come Moon Calhoun (Michael Thompson Band) senza mai sfigurare, in una canzone dal bel ritmo e dall’ottimo mood. E’ invece leggermente deludente il lavoro vocale del leggendario David Forbes (Boulevard) in Shining Light, che a livello di songwriting è invece una tra le più belle mid-tempo mai scritte da Zorro 11 e compagni. Il cantante ospite pare infatti un po’ troppo attento a lavorare sulla perfetta intonazione piuttosto che sulla carica emotiva, risultando pertanto un po’ troppo freddo. Peccato.

Niente da dire invece su Gui Oliver (Auras) nella riuscita Just Take My Hand, mentre ritroviamo invece un grande Michele Luppi in Close Your Eyes, capace di dar vita a un grande duetto con Barbieri sulle note di una canzone dalla solida base di chitarre e totalmente esplosiva sul suo refrain. E ancora da lode Thomas Lassar (Crystal Blue) in Still Dreamin’, un componimento dall’atmosfera sognante e denso di puro e ammaliante feeling, tra le hit massime di questo album a livello compositivo. E, prima del giro di boa, The Sound Of Your Heart e Alessandro Del Vecchio chiudono la “Side A” del disco con il solito, tanto, stile.

Everybody’s Broken, cover di Bon Jovi, ci ricorda che forse con una diversa produzione e con un altro impatto i pezzi della nuova carriera del leggendario rocker non sarebbero poi così male, tanto che in questa nuova veste il brano piace eccome, e calza a pennello su Josh Zighetti (Hungryheart) e Barbieri. Bellissima poi la power ballad The Answer Was You, una canzone leggera e innamorata, interpretata con Bente Smaavik (Perfect Crime, Blonde On Blonde), e che potrebbe fare da perfetta colonna sonora ai vostri momenti di coppia.

Ma eccoci al duplice momento top dell’album. Prima, la divertentissima Run Away con Jesse Galante tira fuori dal cilindro un ritmo entusiasmante e un songwriting da leoni, che è condito anche dal bellisismo sassonfono di Boris Matakovic (Human Zoo), vero fiore all’occhiello (assieme alle solite ottime prove vocali) di questo componimento. Poi, uno dei migliori pezzi rock melodici ascoltati in questo 2013: Through The Stars, con Stefano Lionetti (Lionville). Vi dico solo che è impossibile levarsi dalla testa il ritornello, il resto lo lascio a voi da scoprire.

Sul finale, Endless Flame con Henrik Launbjerg (Toys of Joy) mantiene sempre alto il giudizio compelssivo del disco, ma Bring My Life Back tira un’altra accellerata al tutto grazie a una stupefacente prova vocale di Kimmo Blom (Urban Tale), capace di adattarsi al massimo a questo pezzo e a dare il meglio con la sua timbrica unica che abbiamo davvero tanta voglia di ascoltare ancora, e al più presto. Chiude, come bonus della versione europea del disco, la cover di Belinda Carlisle Leave A Light On, traccia che ci fa scoprire una interessantissima voce emergente italiana, quella di Aurë, e che ci conferma ancora tutte le qualità di questo super progetto made in Italy.

IN CONCLUSIONE

Un songwriting d’eccellenza, una grande compattezza e solidità d’insieme, melodie graziose e avvolgenti sono solo alcuni degli elementi che rendono Charming Grace un nuovo, convincente, viaggio nel panorama AOR italiano (e internazionale), tutto da scoprire ed amare. Un disco di duetti spesso mozzafiato, entusiasmanti, e carico di energie positive. E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare..

© 2013 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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