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25 Febbraio 2013 3 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2013
etichetta: Escape Music
Tracklist:
01. Dreamworld
02. See You Walking By *
03. Through It All
04. Over and Over *
05. Prelude for the Gods (strumentale)
06. Falling *
07. The Beating of Your Heart
08. Spinnin Wheel
09. Requiem for the Forgotten Soldier
10. We Live, We Breathe, We Die *
* migliori canzoni
Formazione:
Ged Rylands: chitarre, tastiere, cori
Martin Kronlud: chitarre addizionali
Pera Johanssen: batteria
Michael Carlsson: basso
Ospiti:
1. Dreamworld voce: Matti Alfonzetti (Impera, Red White and Blues, Jagged Edge), chitarra: Neil Fraser (Ten)
2. See You Walking By voce: Harry Hess (Harem Scarem ), chitarra: Neil Fraser (Ten)
3. Through It All voce: Robert Hart (Bad Company), chitarra: Neil Fraser (Ten)
4. Over and Over - voce: Danny Vaughn (Tyketto), chitarra: Neil Fraser (Ten)
6. Falling - voce: Ralf Scheepers (Primal Fear), chitarra: Neil Fraser (Ten)
7. The Beating of Your Heart - voce: David Reed Watson, chitarra: Tommy Denander
8. Spinnin Wheel - voce: Danny Vaughn (Tyketto), chitarra: Neil Fraser (Ten)
9. Requiem for the Forgotten Soldier - chitarra: Ralph Santolla (Deicide,Obituary, Iced Earth) Martin Kronlud (Lover Under Cover, Reece Kronlud), Vinny Burns (Ten, Asia, Ultravox), Xander Demos.
10. We Live, We Breathe, We Die - voce: Robert Hart (Bad Company), chitarra: Vinny Burns (Ten, Asia, Ultravox)
Rage Of Angels – Dreamworld, Ged Rylands ideatore del progetto e tastierista originale dei Ten qui in veste di chitarrista, tastierista e corista con Martin Kronlud alla chitarra, Pera Johanssen alla batteria e Michael Carlsson al basso e come se non bastasse con Harry Hess, Robert Hart, Ralf Scheepers, Matti Alfonzetti, Neil Fraser, Danny Vaughn, David Reed Watson, Tommy Denander, Ralph Santolla, Vinny Burns, Xander Demos…
No, non sto dando i numeri, ma è proprio il caso di dire che sto dando i Nomi… ovvero i nomi che chi si metterà all’ascolto di questo progetto troverà sulla sua strada e diciamcelo, non sono nomi da poco. Partiamo dall’inizio però, i Rage of Angels nascono da Ged Rylands ex tastierista nonchè membro fondatore dei Ten, che dopo un periodo di pausa ha giustamente deciso di rimettersi in pista e ha per lo scopo arruolato un battaglione di tutto rispetto che ci propone questo primo capito intitolato Dreamworld.
E’ affidata alla bella voce di Matti Alfonzetti su Dreamworld il compito di aprire le danze, la chitarra di Neil Fraser si fa sentire su questo pezzo che gioca su atmosfere “spaziali” e si conferma un buon pezzo di hard rock melodico.
Difficile che ciò che incontra le corde di Harry Hess non si trasformi in oro (o almeno in qualcosa che luccica) e non fa difetto neanche See You Walking By pezzo il cui refrain ti si infila in testa e non ne esce più. Through It All è bella cattiva e la voce del Bad Company Robert Hart ben si sposa sulle sue note, ma è Over and Over che riesce con Danny Vaught a farsi amare al primo ascolto.
Niente più che un gradevole intermezzo con Prelude for the Gods per approdare sulle note secche e taglienti di Falling. La scelta di Scheepers sul pezzo ne esalta ogni caratteristica.
Struggente The Beating of Your Heart, mentre si rivela estremamente coinvolgente e sorretta da un ritornello semplice e riuscito la successiva Spinning Wheel che però per il sottoscritto rivela qualche tastieronae qualche virtuosismo fine a se stesso di troppo… peccato, avrebbe potuto essere un pezzo veramente da tenere d’occhio.
Più di 6 minuti per un pezzo strumentale. Eppure Requiem for the Forgotten Soldier riesce nell’impresa di uscirne indenne, grazie anche ad una serie di chitarre d’eccezione come quelle di Ralph Santolla, Martin Kronlud, Vinny Burns e Xander Demos.
Si conclude sulle note di We Live, We Breathe, We Die intensa ed emozionante con una prova vocale di Robert Hart veramente più che all’altezza.
IN CONCLUSIONE
Da ascoltare e da lasciare scorrere, non esente da qualche difetto e che non riesce a mantenere l’attenzione dell’ascoltatore sempre alla stessa altezza, ma che sicuramente merita di essere apprezzato. Per quanto riguarda i pezzi si passa dal melodico all’Hard Rock sempre comunque con un senso generale della melodia ricercato ed elaborato e questo è un altro appunto che mi sento di fare, alcuni pezzi con forse “qualcosa in meno” sarebbero riusciti a risultare più immediati e a mantenere più alta la concentrazione su questo lavoro.
Resta comunque da notare invece l’ottima prova delle varie “chitarre” e delle varie “voci” presenti nell’album , veri punti di forza di questa produzione.
In definitiva come dicevo qualche peccatuccio si trova in questo lavoro ma sicuramente ne consiglio l’ascolto a chi è alla ricerca di un hard rock melodico dal tratto molto ricercato.
© 2013 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.
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