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Recensione

75/100

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Taste – Taste – Recensione

16 Gennaio 2013 3 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Aor
anno: 2013
etichetta: Aor Heaven

Tracklist:

1. Back To The Future
2. Our Dreams
3. Cry For Love
4. Don't Give Up
5. Stay
6. My Rose
7. Danger Games
8. Doesn't Feel Like Love
9. In My Arms (Tonight)
10. The One
11. Fallen Angel

Formazione:

Christoffer Borg: Vocals, Guitars, Bass & Keys
Felix Borg: Drums, Bass, Percussion & Keys

Contatti:

https://www.facebook.com/Tastetheband

 

 

Era uscito autoprodotto già nel corso del 2012, riscontrando consensi. Ora Taste, album d’esordio omonimo del giovane progetto AOR svedese Taste, sarà pubblicato ufficialmente anche dalla label AOR Heaven il 18 gennaio 2013.

La musica dei fratelli Borg (Christoffer Borg alla voce, chitarra basso e tastiere, Felix Borg alla batteria, basso e tastiere) tenta con buoni risultati di riportare alla luce il sound AOR più ottantiano e vintage, avvalendosi di una produzione più fresca e in linea con i giorni d’oggi. Tirando le somme l’obiettivo sarebbe anche raggiunto, se non fossero evidenti alcune imperfezioni dettate forse e soprattutto dalla maturità musicale ancora non interamente raggiunta di questi due musicisti. Mi spiego meglio.

Gli undici brani contenuti in Taste appaiono tutti generalmente ben composti e dotati di un songwriting non eccezionale ma sicuramente buono, evolvendosi in strutture semplici e mai pretenziose, con una buona varietà e ispirandosi con gusto alla musica di Europe, FM, Giant, Valentine, White Lion e compagnia bella. Tecnicamente siamo di fronte a una buona prova strumentale dei Borg, con Christoffer abile alla chitarra (buoni anche gli assoli), Felix preciso alla batteria e entrambi convincenti al basso e alle tastiere, quest’ultime sempre in primo piano all’interno delle melodie. Ciò che fa perdere punti al disco è però soprattutto la prova vocale, ancora molto acerba e imperfetta sugli acuti, e la produzione molto casereccia, che da vità sì a suoni caldi ma anche a sezioni con strumenti troppo impastati per gli standard odierni. E i cori potevano essere gestiti meglio.

IN CONCLUSIONE

Taste è comunque un buon esordio per questi ragazzi svedesi, che dimostrano di essere ancora un po’ acerbi ma anche di avere un bagaglio di fondamentali importante per poter fare bene (e meglio) nelle loro produzioni a venire. Canzoni come Cry For Love, Don’t Give Up e Danger Games sono le ottime basi da cui ripartire per il futuro. Effettuate le dovute migliorie, credo proprio che ne sentiremo delle belle..

 

© 2013 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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