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07 Gennaio 2013 1 Commento Iacopo Mezzano
The wind blows hard against this mountain side, across the sea into my soul.. dai, continuate voi, tanto so che la sapete! Proviamo con un’altra, giusto per svegliare i più dormienti? So take these broken wings..
Esatto signori e signore, Melodicrock.it ha avuto l’onore di contattare e di fare due chiacchere con Richard Page, inarrivabile mente creativa dietro i Pages e i leggendari Mr.Mister, e ancora oggi artista solista di assoluto successo internazionale. Uno dei compositori più prolifici e di fama dei mitici anni’80, che ci ha dedicato un po’ del suo tempo nel rispondere a domande sul passato, presente e futuro della sua musica. Un’intervista che non stento a definire imperdibile per gli amanti del melodic rock e del pop rock di quei meravigliosi anni. Buona lettura!
MR.IT: Benvenuto Richard, è un grande piacere per me poterti intervistare per Melodicrock.it.
Grazie, mi fa piacere fare la vostra conoscenza.
MR.IT: Vorrei subito chiederti: come ci si sente ad aver cantato su due delle più belle canzoni degli anni ottanta (mi riferisco a “Broken Wings” e “Kyrie”, entrambe #1 in classifica)?
E’ stata una fortuna incredibile che entrambe le canzoni abbiano colpito così tanto i gusti di tutte quelle persone. Forse quelli erano davvero i tempi giusti per noi.
MR.IT: Sfortunatamente secondo alcuni la situazione è l’opposta, e Broken Wings è apparsa anche tra le primissime posizioni della classifica “Worst Songs Ever”, le peggiori canzoni di sempre… Quali sono le tue considerazioni su questo fatto? Forse io ci avrei riso anche un po’ su..
Per ogni persona che ti ama, ce ne sono forse altre due che invece non ti apprezzano. Ci sono molte canzoni che annoiano anche me, non lo nego, quindi posso capire. Anche perchè i gusti musicali sono una delle cose più personali al mondo, quindi alla fine questa è stata una cosa che non mi ha colpito ne in senso postivo, ne in senso negativo.
MR.IT: La posizione #1 è una ricorrenza nella tua carriera, ma dimmi , sognavi un così grande successo quando eri un bambino? Chi era Richard Page da ragazzo?
Ho sempre pensato che avrei fatto qualcosa che riguardasse la musica, ma allora non potevo essere certo che sarebbe stato qualcosa di successo. La mia intera gioventù è stata ossessionata dalla composizione e dal suonare musica.
MR.IT: Quali artisti ti hanno più influenzato come cantante, compositore e musicista?
In generale ogni artista dell’epoca in cui crebbi. Davvero tutto, a partire dal Motown fino ad arrivare al Classic Rock.
MR.IT: Che cosa ricordi degli anni prima dei Pages e dei Mr. Mister? Con quante band hai suonato?
Beh, in qualche band suonai prima dei Mr.Mister. Erano soprattutto primi esperimenti di composizione ed esecuzione.
MR.IT: Quali sono i tuoi più grandi ricordi degli anni con i Pages?
Sicuramente le sessioni in studio. Ho imparato davvero tantissimo sui metodi di registrazione in quegli anni.
MR.IT: Come sono nati i Mr. Mister?
Steve George ed io decidemmo che i Pages non stavano più rappresentando quello che volevamo, avevamo fatto abbastanza con quel progetto. Quindi abbiamo cambiato direzione musicale, ingaggiato Steve Farris e Pat Mastelotto e il resto è storia.
MR.IT: Perchè vi siete sciolti così presto?
Per problemi con la compagnia di registrazione. E per le divergenze tra di noi nella direzione muscale da seguire.
MR.IT: Il 2010 è stato l’anno di uscita del vostro album mai pubblicato prima “Pull”, ma neppure allora avete fatto una reunion. Avete ricevuto qualche offerta e avete mai provato a ritornare?
Ci sono state offerte, certo, ma nessuna di queste aveva senso di essere seguita.
MR.IT: La tua carriera solista sta andando comunque molto bene. Vorresti descrivere il tuo ultimo album “Songs From The Sketchbook” ai nostri lettori?
Il meglio di una raccolta di canzoni che scrissi idealmente per altri artisti. Tracce che sentivo come molto speciali. Credo che la gente possa apprezzare molto l’ascolto di alcune delle mie demo. Alcune di queste sono ancora disponibili come bootleg. Non c’era modo di recuperlarle quindi gli ho dato solo una pulitina.
MR.IT: Stai componendo in questo periodo?
Si, davvero molto al momento. Sono molto colpito da quello che sta venendo fuori da Nashville. Un grande songwriting.
MR.IT: Tornando un attimo ai Mr. Mister: sei ancora in contatto con loro?
Si
MR.IT: Come nascono le tue canzoni?
In tanti modi differenti. Qualche volta ho un titolo e parto semplicemente da quello. Altre volte è solo una melodia o una progressione di corde. E’ un po’ come mettere assieme i pezzi di un puzzle.
MR.IT: Hai preso parte a molti progetti differenti nella tua carriera, ma quale tra questi ha un valore speciale per te? Hai qualche ricordo divertente da raccontarci?
Avrei davvero troppe situazioni da nominare. Dico solo che sono stato fortunato di aver lavorato al fianco di alcuni dei più grandi artisti del nostro tempo.
MR.IT: Che consigli daresti ai nostri lettori/cantanti?
Di cantare nel modo esatto in cui vi sentite dentro. Tutto qui.
MR.IT: Quale è stato il tuo concerto che ricordi con più piacere, e perchè?
Direi il concerto al The Radio City Music con Ringo (Ringo Starr, ndr) al suo settantesimo compleanno. McCartney salì sul palco e cantò “Birthday” dei Beatle.
MR.IT: C’è la possibilità di vederti un giorno in Italia?
Potrebbe esserci……..
MR.IT: Ti mancano gli anni ottanta? Se si, di cosa hai più nostalgia?
Mi manca solo la vitalità che avevo nella mia giovinezza. Sarò un sessantenne a maggio e credo di stare abbastanza bene, ma non c’è nulla comparabile alla sensazione di benessere che avevo in quegli anni. Ma quello che ho perso in vitalità, l’ho guadagnato in saggezza. No, alla fine non mi mancano gli 80’s.
MR.IT: Onestamente, ci sono domande che non ti ho fatto e che speravi invece di leggere?
No
MR.IT: Prima di concludere, che cosa ne pensi della scena musicale odierna?
La musica cambia sempre. Quello che ho notato è che le canzoni con cui sono cresciuto sono state la principale fonte di ispirazione di molte generazioni. Nessuno ricorda le canzoni dei miei nonni, ma il rock n roll è invece ancora qui tra noi.
MR.IT: Che ne pensi del mercato musicale e di Internet?
Mi piace che gli artisti possano trovare la loro audience direttamente su Internet. Allo stesso tempo è triste pensare che l’unico modo rimasto oggi per vivere di musica sia suonare live.
MR.IT: Davvero grazie per il tempo dedicatoci. Se c’è qualcosa che vuoi aggiungere, sentiti libero di dirla!
Pace e bene!
Visita il sito ufficiale di Richard Page: http://www.richardpagemusic.com/
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