Recensione

Alex De Rosso – Lions & Lambs – Recensione

12 Gennaio 2013 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Heart of Steel Records

A quasi 15 anni dal suo ultimo lavoro solista, Alex De Rosso, chitarrista hard rock italiano in attività dal lontano 1982 e capace di vantare un passato da musicista nei Dokken, ritorna con la sua formazione e con un nuovo album intitolato Lions & Lambs, in uscita il 15 gennaio 2013 per la label Heart of Steel Records.

Leggendo la lista dei musicisti ospiti presenti su questo disco (Don Dokken, Reb Beach, George Lynch, Timothy Drury, Doug Aldrich, Steve Lukather) è facile intuire come ancora una volta l’hard rock suonato da De Rosso profumi di sonorità alla Dokken, Toto, Whitesnake, Winger, Lynch Mob e compagnia bella. Insomma, di nuovo come in passato la musica di questo artista ci saprà gettare in una sorta di dimensione parallela legata agli anni ottanta del rock, tra riff di chitarra maschi e rocciosi e vocalità assolutamente entusiasmanti.
A livello compositivo il disco presenta una importante varietà. Pezzi tutti tirati e perfettamente in stile Dokken (ah, se ancora oggi Don e compagnia sapessero suonare così..) lasciano spazio a ballate dense di sentimento e appeal, e mid-tempo in stile americano, melodiche ma allo stesso tempo molto corpose nei suoni, che vi faranno letteralmente strappare i capelli di testa in una delirata esplosione di entusiasmo.La produzione rasenta la perfezione, dimostrandosi molto calda, ben tarata e ricca di brillanti sfacettature, e il pacchetto in generale appare studiato per rendere fin dai più piccoli dettagli.

La prestazione di Alex De Rosso è delle migliori, il musicista appare in grande spolvero sia vocalmente (davvero straordinario in canzoni come Your Mirror o Chasing Illusions) sia alle corde (si prendano le parti di chitarra della iniziale Disappear, di Rise My Life o della conclusiva Them Bones come esempio), con riffing strabilianti per intensità e tocco personalie, e assoli dannatamente tecnici ma allo stesso tempo assolutamente melodici e “leggeri”. Un fuoriclasse che viene trasportato ritmicamente da due grandi accompagnatori come il bassista Fabrizio Grossi (Steve Vai, Steve Lukather, Starbreaker) e il batterista Bob Parolin (Pushking), entrambi autori di un lavoro ritmico di grande rilevanza, senza il quale il disco non avrebbe avuto altrettanto importante valore.

IN CONCLUSIONE

Lions & Lambs è un grandissmo disco hard rock, che ci immerge con grande stile nelle magnifiche sonorità anni ottanta, tra riff stellari e canzoni varie e ispirate da tutti i grandi classici del passato. E’ la conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di tutte le qualità tecnico-compositive di Alex De Rosso, un musicista che non a caso metà America ci invidia e vorrebbe avere. Grande!

© 2013 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.