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18 Novembre 2012 20 Commenti Lorenzo Pietra
genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Escape Music
Tracklist:
1)My Best Friend *
2)Angels Will Cry *
3)Too Good To Be True
4)Hero
5)Flash In The Night
6)Set The Night On Fire
7)Who Needs Love
8)Crazy For You *
9)Crime In The Line
10)Through The Storm *
11)A Nice Day *
* migliori tracce
Formazione:
Mikael Erlandsson - Voce
Mikael Carlsson - Basso
Martin Kronlund - Chitarra
Ged Ryland - Tastiere
Perra Johnsson - Batteria
Rispolverare un progetto datato 1982; ecco l’idea di Mikael Erlandsson e Mikael Carlsson che grazie all’aiuto di Martin Kronlund (Gypsy Rose),Ged Ryland(Ten) e Perra Johnson (Coldspell) ridanno vita ai Lover Under Cover e a questo nuovo Set The Night On Fire.Il “supergruppo” del melodic rock ci regala undici tracce di onesto e godibile rock, con tante chitarre, tastiere e melodie azzeccate. Il sound è decisamente un misto tra l’Aor dei Last Autumn’s Dream e il rock più hard dei Salute, dove Erlandsson riesce a sprigionare energia pura.
L’album parte forte con l’hard rock di My Best Friend, dove la voce filtrata di Erlandsson e le chitarre potenti di Kronlund esplodono in un ritornello trascinante. Angels Will Cry ricorda molto i Ten, con il riff di pianoforte ripetuto per tutta la canzone, gli inserti di tastiere e ancora le chitarre hard e potenti a farla da padrone.Song da incorniciare. Too Good To Be True ritorna sull’AoR più classico, rallentando il ritmo. La canzone scivola senza particolari emozioni risultando comunque godibile. Hero invece è veloce, tirata con un ritornello quasi metal, con doppie voci e il duetto con la cantante Katarina Hager che da un tocco di classe in più e l’assolo di chitarra firmato da Martin Kronlund merita l’ascolto. Flash In The Night inizia con tastiere e un basso secco ma deciso a dettare il ritmo, per poi cambiare tempo e sfociare in un ritornello non all’altezza, molto scialbo. La canzone non convince. Set The Night On Fire ritorna a parlare hard rock con un riff iniziale roccioso e ricorda i lavori dei Salute di Erlandsson ma ancora una volta il refrain non colpisce. Su Who Needs Love addirittura siamo sul metal più melodico, con un ottimo lavoro alle chitarre ritmiche e una batteria indemoniata a dettare il tempo, ma l’ugola di Erlandsson sembra fuori luogo e infatti viene spesso usata con le doppie voci. Da segnalare però l’ottimo intermezzo di chitarre e l’assolo. Crazy For You ha un intro spettacolare da stadio. Bellissimo intreccio di chitarre e riff trascinante con un ritornello che si stampa subito in testa. Un rock melodico,ruffiano che sarebbe una hit. Una delle migliori song del lotto. Ancora adrenalina a mille con Crime In The Line, dove le tastiere tornano a farsi sentire prepotenti e il basso gira veloce e preciso. Un hard rock di alta classe. Through The Storm sembra una canzone dei Ten! Il ritornello, le tastiere onnipresenti e le atmosfere un po’ epiche vi faranno sognare. Dobbiamo aspettare il pezzo di chiusura per arrivare al primo e unico lento: A Nice Day è una buon AoR, delicato, che ricorda tantissimo i Last Autumn’s Dream, l’unica pecca è che la canzone dura veramente poco, meno di tre minuti! Peccato.
IN CONCLUSIONE:
Un tipico lavoro rock targato Erlandsson. Un disco che per i fan del biondo singer vale oro e sarebbe da otto in pagella, mentre per gli altri non supera il sette. L’ostacolo principale è proprio la voce di Mikael che essendo molto particolare può non piacere fino in fondo. Peccato per la parte centrale dell’album che ha avuto un piccolo calo di intensità.
© 2012 – 2018, Lorenzo Pietra. All rights reserved.
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