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Recensione

69/100

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Andy Rock – Into the Night – Recensione

03 Settembre 2012 7 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2012
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

1. Love Is Not A Game *
2. It’s Not Over *
3. U Belong To Me
4. Lonely Heart *
5. Cryin’ Every Night (In The Rain) *
6. I Wanna Be With You
7. Waiting For Your Love
8. Without You *
9. Emotions (Instrumental)
10. Out On The Streets *
11. Into The Night *

*migliori canzoni

Formazione:

All instruments & vocals: Andy Rock
Drums: Giannis Papavasiliou

Contatti:

http://www.facebook.com/AndyRockevo

 

Sono ormai pochi gli artisti che in questi anni riescono a resistere al fascino di una pubblicazione discografica a loro nome. Ecco quindi giunto il momento dell’esordio da solista anche di Andy Rock, chitarrista e mente dei bravi greci Wild Rose. L’album, intitolato Into the Night, uscirà il 7 settembre per la AOR Heaven.

Partire dai pregi o dai difetti, questo è il dilemma! Controcorrente, vi parlerò prima delle due grosse carenze che mostra questo Into the Night, permettendovi forse di orientarvi meglio verso quello che avrete da aspettarvi da questo lavoro. La prima è la produzione, molto casereccia e sostanzialmente più vicina agli standard “da demo” che a quelli da album importante. Soprattutto la batteria suona davvero male male. Peccato davvero. Il problema numero due è la voce dello stesso Andy Rock, che di per se non avrebbe neppure una brutta timbrica, ma che allo stesso modo risulta molto monocorde e poco espressiva, talvolta ai limiti della stonatura (fortunatamente mai toccata!) nei tentativi di arrivare un pelino più in alto in estensione. Insomma, in parole povere immaginatevi lo stile di un album AOR della poco fiorente scena della seconda metà degli anni’90.. Ecco, più o meno il risultato è questo.
Andando invece a parlare finalmente delle cose positive che possiede questo disco, non si può che elogiarne il songwriting, che ci serve su un piatto d’argento 11 brani assolutamente vari e super ispirati. Mi è piaciuta davvero tanto l’atmosfera notturna e particolarmente rilassata che Into the Night possiede, e trovo che le capacità agli strumenti di Andy Rock siano assolutamente valide. Si, il ragazzo può meritarsi il titolo di polistrumentista (fatta eccezione per la batteria, suonata da Giannis Papavasiliou) e dormire sonni tranquilli per quanto riguarda le sue abilità alle corde e alle tastiere. Le composizioni sono infatti sì abbastanza semplici e lineari, ma anche strutturate e suonate con gran classe, tanto da risultare assolutamente piacevoli e coinvolgenti.

Parliamo dei migliori episodi di questo disco? Beh, Love Is Not A Game è sicuramente uno di questi, grazie al suo profumo notturno e al grande refrain molto anni’80. Piace molto anche la seguente It’s Not Over, che tende a ricordarmi lo stile dei Metropolis e di Stan Meissner, ed è buona la ballad Lonely Heart, che con la sua lenta melodia rende alla perfezione l’idea di solitudine. Sceglierei poi come nuovo singolo Cryin’ Every Night (In The Rain), un’ ottima canzone che ben combina un gustoso riffing di chitarra a tastiere e cori da urlo, e terrei come punto di partenza per il futuro Waiting For Your Love, traccia dotata forse del ritornello più emozionante del disco (se solo fosse ben cantato..). Bene infine il singolo Without You (che potete riascoltare nel video a fine articolo), e le due tracce conclusive Out On The Streets e Into The Night, che riconfermano la qualità del songwriting a discapito dei difetti vocali e di produzione già espressi.

IN CONCLUSIONE

A farla breve, ingaggiato un produttore e un cantante professionista, il voto di questo Into the Night sarebbe stato nettamente migliore. Mi sento comunque di consigliare l’ascolto di questo prodotto, almeno per apprezzarne la qualità dei brani.

 

© 2012 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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