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Recensione

80/100

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Richard Marx – Inside My Head – Recensione

28 Maggio 2012 10 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Had Enough
02. Wouldn’t Let Me Love You *
03. Like Heaven *
04. On The Inside
05. Through My Veins
06. Always On Your Mind *
07. Loved
08. Come Running
09. All Over Me
10. Scars *
11. Done To Me
12. Over My Head
13. Part of Me

* migliori canzoni

Formazione:

Richard Marx - voce

 

Angelia, Right Here Waiting, Hazard e Endless Summer Nights non sono altro che i primi quattro brani di estremo successo bazzicatemi alla mente tra quelli composti da Richard Marx. Ce ne sarebbero da nominare a decine. Una vera istituzione del rock melodico, l’eterno giovane di Chicago torna oggi in scena con un nuovo album, un digipack composto da 2 dischi e pubblicato dalla Frontiers Records per il solo mercato europeo, a titolo Inside My Head.

La recensione si basa esclusivamente sul promo che abbiamo ricevuto, che non includeva il secondo disco (ovvero il best of di brani rivisitati e risuonati) ma solo quello composto da canzoni “originali”.
Anche questo disco alterna comunque brani inediti (Wouldn’t Let Me Love You, Like HeavenAlways On Your Mind, Scars) ad altri già pubblicati o dallo stesso Marx (Through My Veins, Loved, Come Running, Done To Me, Over My Head, Part of Me) o da lui composti ma prestati ad altri (Had Enough per i Lifehouse, On The Inside nelle b-sides di Daughtry, All Over Me già edito dai Default). Al di là di questa precisazione, il prodotto gode di tutte le straordinarie qualità tipiche dei dischi di questo artista. La produzione è ottima e mette in perfetto risalto l’energia dei brani, favorita come sempre da una vocalità inimitabile per calore, carisma, timbrica (insomma tutto). Non ho esordito a caso parlando di Marx come istituzione della nostra musica.. Sempre convincente il songwriting e di qualità le parti strumentali, che come prassi si mettono totalmente a servizio della voce e della melodia, mantenendo il prodotto leggero ma anche, all’occorrenza, graffiante.

Andando a valutare i brani inediti, il colpo grosso è tutto affidato al singolo (e già video musicale) Wouldn’t Let Me Love You, un pezzo dotato di melodie killer, che ben abbina parti più soffuse ad altre più cariche, e che poggia su un ritornello che è impossibile non finire ad amare. Molto bella anche Like Heaven, un altro pezzo molto dolce e leggero che si mantiene semiacustico sulle strofe per poi sprigionare tutta la sua energia su refrain che va dritto al cuore dell’ascoltatore, mentre Always On Your Mind appare come una canzone in linea con le ultime produzioni di Marx e che certamente non avrebbe sfigurato su un disco come Emotional Remains. Infine, tra i nuovi solo Scars presenta chitarre in primo piano, sia nell’accompagnamento vocale sulle strofe che nel sempre efficente ritornello. E’ sicuramente un’altra bella composizione, anche se tra le quattro è quella che forse mi cattura di meno.

IN CONCLUSIONE

Soli quattro inediti, a cui si sommano tre “nuove versioni” e ben sei pezzi da best of, non mi permettono di far volare il giudizio complessivo dell’album alle altezze che forse avrebbe dovuto meritare. Insomma, come si dice in gergo, qui un po’ il piatto piange. Resta certamente un prodotto di ottima fattura e un must have per tutti gli appassionati di questo artista, però.. però c’è sempre quel però (ripetizione voluta 😉 ) che guasta un po’ il tutto. Peccato davvero, perchè i nuovi brani dimostrano ancora una volta che Richard Marx è in formissima e come sempre ispirato. Va beh, vorrà dire che ci consoleremo con il suo prossimo tour europeo, che passerà dall’Italia… vero??!!

© 2012 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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