Recensione

Alberto Donatelli – Arcobaleno di Profilo – recensione

25 Maggio 2012 1 Commento Denis Abello

genere: Rock
anno: 2012
etichetta: AD Music

Difficile che sulle pagine di MelodicRock.it si parli di un disco cantato in italiano… difficile ma non impossibile! Non nascondo che ho sempre guardato un pò di traverso i troppi dischi cantati nella nostra lingua madre che cercano di spacciare in Italia per Rock quello che Rock non è… e poi perchè in fondo per me la “lingua del Rock” è e resterà l’inglese!
Capita però di doversi ricredere e complice anche un artista di una gentilezza disarmante come Alberto Donatelli (e molti artisti avrebbero su questo di che imparare) e una serie di coincidenze mi sono ritrovato fra le mani questo Arcobaleno di Profilo, quarta opera del cantautore e chitarrista romano.
“…ho cercato di comunicare quello che gli altri non vedono, ad esempio un ARCOBALENO DI PROFILO”, da questa citazione del geniale architetto Bruno Munari (scomparso alla fine degli anni ’90) prende spunto il titolo di questo lavoro che cerca di riportate in musica il concetto originale di un Arcobaleno visto di Profilo.

Rock On! E’ come se si attivasse un interruttore e sul suono heavy di una chitarra tagliente e travolgente veniamo introdotti verso il primo vero pezzo del disco, Dire la Verità che con il suo incedere cadenzato ci mette di fronte alla bella voce di Alberto sulle cui corde scivolano le parole di un testo schietto e sincero.
Da qui sarà un incedere di pezzi a tratti nostalgici o disillusi come la disarmante Piove Odio o Siccome Sei, o a tratti intimisti come in Credo Che passando per dolci e spensierate melodie come in Claudia, E’ tutto Qui!, Un altro Emisfero o 8 stagioni, per arrivare a giocare sui tratti jazz/blues di Ti Hanno Detto (Oh yeah!) e concludendo infine con una serie di pezzi in cui il Rock con le sue chitarre in primo piano prende di prepotenza possesso come in Non avevo Bisogno, Quello che mi Pare, Sangue.

IN CONCLUSIONE

Arrivati alla fine dell’ascolto di questo Arcobaleno di Profilo c’è il serio rischio di sentirsi un pò in imbarazzo, perchè quello che ci mette nelle mani il rocker romano non sono solo musica, melodie e testi, ma è una parte della sua Anima perchè quando la musica finisce quello che resta è la sensazione di essere passati diretti come un treno attaverso sogni, paure, dolori, battaglie vinte e perse di quello che per noi prima era un perfetto sconosciuto o quasi e che dopo rivediamo con gli occhi di un amico… e Donatelli senza problemi si apre come un libro lasciando che ognuno di noi possa leggere nella sua musica una parte della sua vita.
Il risultato è un lavoro intenso, pieno di citazioni che fanno parte della “storia” dell’artista e che ne delimitano ancor di più la profonda umanità che si rispecchia nei suoi testi. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un rock classico, ottimamente suonato, ma non troppo originale che però ben amalgama i vari pezzi senza mai risultare banale o noioso.
Consigliato a tutti quelli che cercano nella musica italiana qualcosa di assolutamete valido!

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