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18 Febbraio 2012 18 Commenti Iacopo Mezzano
genere: Westcoast AOR
anno: 2012
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
1. Intro
2. Love’s Gonna Show The Way *
3. I Wish I Could Lie *
4. Hold On To Me *
5. You Have To Let Me Go
6. The Most Beautiful Fear
7. Running Through The Night *
8. Never Let The Sunshine Die *
9. My Last Refrain
10. Love You More *
11. Reasons
* migliori canzoni
Formazione:
Alexander Kronbrink - chitarrista
Marika Willstedt - voce
Magnus Bäcklund - voce
Kristoffer Fogelmark - voce
Tove Lo - voce
Jonathan Fritzén - tastiere
Henrik Linder - basso
Aron Mellergård - batteria
Sonic Station, in uscita il 24 febbraio 2012 per Frontiers Records, è il titolo dell’atteso disco d’esordio dell’omonimo gruppo svedese , un progetto Westcoast-AOR fondato e capitanato dal chitarrista, compositore e produttore Alexander Kronbrink e dal tastierista di impostazione jazzistica Jonathan Fritzen.
Un disco sicuramente interessante e capace di rappresentare degnamente un westcoast nato dalla perfetta fusione di AOR, rock, pop e jazz e influenzato da maestri del genere quali Toto, Mr.Mister e Chicago. Il clima, rilassato, caldo e avvolgente, è ben reso dalle buone prestazioni tecniche dei musicisti partecipanti, con un accenno speciale proprio per i due leader Kronbrink e Fritzen, il primo abile nel dare la giusta energia ai brani attraverso riff e assoli di chitarra sempre di buona fattura, il secondo bravo nel creare proprio quell’atmosfera che caratterizza il disco e che è perfettamente resa anche grazie a un’ottimo mixaggio in fase di produzione. Altra speciale menzione è infine necessaria per le quattro voci dei cantanti ospiti sul disco, ovvero Marika Willstedt, Magnus Bäcklund, Kristoffer Fogelmark e Tove Lo, tutte perfettamente a loro agio sulle basi loro fornite e in grado di trasmettere con gusto i diversi sentimenti espressi nelle canzoni.
Tra i brani spicca l’indubbia qualità dei cori del ritornello di Love’s Gonna Show The Way, la soffusa melodia di Hold On To Me, pezzo questo perfetto per essere ascoltato tra le luci della notte cittadina e reso ancor più magico da parti di sassofono davvero coinvolgenti, e la frizzante Running Through The Night, densa dell’energia vocale della cantante Marika Willstedt. Il miglior componimento risulterà essere però l’ottavo Never Let The Sunshine Die, forte in apertura di una stupenda parte strumentale capace di lasciare poi spazio a strofe davvero intense che straripano di gloria e melodia nella densa energia del ritornello. Concludendo, appare piacevole anche il duetto in chiusura tra la Willstedt e Foglemark sulla canzone Love You More, per un lotto complessivo di brani davvero di buona qualità e intensità.
IN CONCLUSIONE
Sonic Station è un disco che per sua stessa concezione sicuramente finirà per dividere gli appassionati. Ci saranno quelli come il sottoscritto che si lasceranno rapire dai suoni e dalle atmosfere spesso soffuse e sognanti, finendo per respirare le signole note e per esplodere di brio ad ogni vampata di energia dei bei ritornelli, e quelli che diversamente ne resteranno indifferenti e sbadiglieranno dell’eccessiva rilassatezza che l’album traspare. Qui si va davvero a gusti, ma gli appassionati del westcoast più leggero hanno da provare e, al di la di tutto, la prova tecnica è certamente all’unanimità convincente, specie per ciò che concerne le ottime voci di Marika Willstedt e Kristoffer Fogelmark, che dimostrano avere una marcia in più degli altri due contendenti
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