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Recensione

70/100

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Iain Ashley Hersey – Vintage Love The Best – recensione

03 Febbraio 2012 Comment Denis Abello

genere: Hard Rock / Classic Rock
anno: 2011
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

01. Goin' Down And Dirty
02. Distant Memories *
03. Hold On *
04. The Outcaste
05. Blood Of Kings *
06. Walking The Talk
07. Calling For The Moon
08. Blink Of An Eye
09. The Holy Grail
10. Voodoo Spirits *
11. Sacrifice The Sun *
12. L.A. Connection
13. Vintage Love
14. When Will My Love Fade *
15. Red Head Rampage

* migliori canzoni

Formazione:

Iain Ashley Hersey - chitarre, basso

Ospiti:

Graham Bonnet, Dante Marchi, David Montgomery, Carsten Schulz, Paul Shortino, Mike Stone, Doogie White, Randy Williams – voce
Steffen Seeger - chitarre
Paul Logue, Jochen Mayer, Marvin Sperling, Dave Sutton – basso
Sam Aliano, Jimmy Griego, Bernd Herrmann, Frank Kraus, Tony Medeiros - batteria
Jim Austin, Alessandro Del Vecchio, Pat Regan, Holger Seeger, Harlan Spector - tastiere

 

Rock classico e sanguigno quello proposto dal chitarrista del New England Iain Ashley Hersey. Con tre album all’attivo nella sua carriera solista, Fallen Angel del 1999, The Holy Grail del 2005 e Nomad del 2008, il nostro Iain arriva ora con una raccolta che dovrebbe negli intenti racchiudere il meglio di quanto inciso nella sua carriera.
Eccolo quindi approdare a noi con 15 pezzi in cui la chitarra la fa da padrone e il nutrito gruppo di ospiti completa l’opera.

Forse tre album non sono molti per mettere in piedi un buon Best Of, ma diciamo subito che il buon Iain Ashley Hersey ha dalla sua un’ottima qualità generale il che facilita e non di poco le cose. Il sound che si respira in tutto il disco è il classico rock alla Deep Purple, Led Zeppelin, Rainbow, ma con una buona influenza anche di gruppi quli Whitesnake, Bad Company, Free… si passa quindi da pezzi rocciosi come l’introduttiva Goin’ Down And Dirty con la buona prova vocale di Dante Marchi, The Holy Grail o l’ottima Sacrifice The Sun a brani rock bombastici come Distant Memories, Blood Of Kings (uno dei pezzi più belli) dove tastiere, voci e chitarre si incrociano con particolare dovizia per arrivare infine a immancabili lenti e ballate come Blink Of An Eye o l’evocativa When Will My Love Fade.
Citazione a parte per la fisarmonica introduttiva di Voodoo Spirits, presto spazzata via da un innesto di chitarra da brividi che unito all’inconfodibile voce di Carsten “Lizhard” Schulz ne decreta l’indiscutibile successo.

IN CONCLUSIONE

Una buona raccolta di pezzi che riporta in auge un rock a cavallo tra i ’70 e gli ’80 nonchè un artista di buon talento come Iain Ashley Hersey. La chitarra sempre ben in primo piano fa da cavalleria per l’assalto di questo Best Of supportato inoltre da una fanteria di voci che decretano quindi un positivo risultato per questo Vintage Love. Se non conoscete questo artista questo suo Best Of può essere sicuramente considerato come un buon condensato della sua recente carriera.

© 2012 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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