Recensione

Admal – SP225 – Recensione

01 Febbraio 2012 Comment Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: Joyful Records

Come sapete, ci piace nei limiti del possibile dedicare una parte del nostro tempo alla musica di realtà emergenti, soprattutto se italiane. Oggi è il momento di prendere tra le mani il disco d’esordio del gruppo genovese Admal, pubblicato nel 2010 e intitolato SP225, che altro non è che una strada provinciale ligure della Val Fontanabuona che collega il comune di Chiavari con quello di Bargagli.

Un album davvero interessante che colpisce soprattutto per la qualità tecnica di una formazione che appare davvero ben amalgamata e abile nel creare un rock denso di melodia combinando assieme sonorità tipiche della musica italiana con un modo di suonare tipico dell’hard rock, e che esce fuori prepotente in particolare sugli assoli del chitarrista Alessandro Cuccu. Interessante è la scelta dei testi tutti in italiano, che si rivela rischiosa ma certamente azzeccata vista la notevole prestazione del cantante Davide Martinelli che, con la sua timbrica che tanto ricorda una grande voce come quella di Francesco Renga, regala grandi emozioni all’ascoltatore e tante belle linee vocali che danno una marcia in più al già prezioso songwriting.

Tra i brani, molto bene il terzetto iniziale composto dall’opener  Memoria, una piacevole canzone molto ritmata e dalle chitarre echeggianti, da Ulisse, forte di un grande riffing e di un ritornello tra i migliori del lotto, e dalla rapida ed energica title track SP225. Interessanti sono anche Piano, altro pezzo dal riffing davvero interessante, la dolce ballata Per sempre sola, lo strano progredire lento-forte di Assuefazione e infine la cover del famoso canto popolare ligure Trilli Trilli, qui reso in una versione rock davvero spassosa.

IN CONCLUSIONE

SP225 è una registrazione facile, divertente e d’ascolto immediato, che mostra una giovane band che non nasconde le sue qualità ma bensì le sfrutta tutte a servizio di ottime melodie e di un lotto di brani davvero di notevole qualità. Credo fermamente che questi cinque ragazzi abbiano le possibilità di emergere a livello nazionale fino ad arrivare a strapparsi qualche bella soddisfazione, magari già dal prossimo disco. Fa piacere vedere come ogni regione d’Italia nasconda dei musicisti validi e capaci, fa molto meno piacere constatare quante difficoltà abbiano questi nel trovare una via per emergere, divorati dai media che danno sempre troppo spazio ai soliti vecchi noti. Noi abbiamo provato a dare un trampolino di lancio ad alcune realtà e continueremo a farlo, sta a voi decidere se dargli una possibilità acquistando i loro dischi o meno. Io vi consiglierei almeno di tentare.

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