Recensione

Fergie Frederiksen – Happiness Is The Road – Recensione

15 Novembre 2011 5 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers Records

Prima di tutto la felicità, quell’immensa e sentita gioia di ritrovare un Fergie Frederiksen in forma e ringiovanito, ma soprattutto vincitore della più grande e importante battaglia della sua vita, quella contro un male che nel 2010 aveva seriamente rischiato di portarcelo via.

Poi un disco, questo Happiness Is The Road pubblicato ad ottobre dalla Frontiers Records, che finalmente riporta in auge il nome di Frederiksen in chiave solista, dopo il buon Equilibrium del lontano 1999.

Un album questo che difficilmente deluderà chi ricorda questo artista per la sua militanza nei Toto ai tempi dell’album Isolation (1984). Lo stile compositivo infatti, forte di collaborazioni illustri in fase di scrittura come quelle di Jim Peterik, David Roberts, Mark Baker, Robert Sall, Joe Vana, Dennis Ward, risulta essere molto AOR-oriented e profumato del calore melodico tipico del westcoast, con brani che si rivelano molto orecchiabili e poco impegnativi, nonostante le basi siano spesso e volentieri ricche di suoni ricercati e avvolgenti, perfette nell’immergere l’ascoltatore in una ascolto di certo non stancante ed indubbiamente piacevole.

La voce di Fergie non ha perso lo smalto del passato e appare tecnicamente ben dotata, precisa sugli acuti e abile nel trasmettere sensazioni, che nel caso di questa uscita vogliono essere volutamente positive e raggianti, dense di quell’ottimismo che è stata cura per il cantante e adesso vuole essere messaggio per l’ascoltatore, un cantato provenente dal cuore che vuole quasi essere una carezza all’animo.

Tra i momenti migliori del disco, il preciso ed energico esordio con i brani Angel (Mirror To Your Soul) e Elaine, canzoni forti di ottima vocalità, suoni freschi e tastiere in primo piano, mentre è soprattutto il duo Follow Your Heart e Happiness Is The Road a convincere a pieno, la prima come ballata emozionata ed emozionante, la seconda per lo stupendo songwriting nato direttamente dalla mano di Jim Peterik.
Ben riuscite anche le cover First To Cry e The Future Ain’t What It Used To Be uscite dai demo di Mark Free e I Still Believe In Love e Love Waits for No One dai lavori di David Roberts, dense come sono di quel caldo profumo anni ’80.

IN CONCLUSIONE

Happiness Is The Road è un bel disco e un grande ritorno di una voce importante per la nostra scena musicale. Un album elegante, ben strutturato, forte di una solida base compositiva e di un’ottima produzione che ben risalta emozioni che, come accennato prima, vogliono essere quasi curative, in un messaggio ai fans come per dire: io ce l’ho fatta, tenete duro anche voi, non arrendetevi mai.

Assolutamente consigliato per chi ama questa voce e per chi ricerca melodie non impegnative, intime e avvolgenti, ben districate in questi 12 brani che scivolano via senza eccessivi alti e bassi ma con alcuni momenti davvero alti e riusciti.

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