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Recensione

80/100

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Vain – Enough Rope – Recensione

24 Ottobre 2011 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Music Buy Mail

Tracklist:

01. Greener
02. Triple X
03. Hot Stage Lights
04. Stray Kitten Burns
05. Cindy
06. Treasure Girl
07. Enough Rope
08. Solid Gold
09. Distance Of Love
10. Vain
11. Worship You

Formazione:

Davy Vain – voce
Jamie Scott – chitarra
Danny West – chitarra
Ashley Mitchell – basso
Tommy Rickard – batteria

 

 

Il 2011 vede tra le sue innumerevoli uscite e i suoi tanti ritorni anche quello degli storici Vain, formazione hard rock/glam metal formata nel 1986 dal carismatico frontman Davy Vain e forte di un più che glorioso album di debutto, No Respect, acclamato fin dalla sua pubblicazione da tutta la critica di settore.

Enough Rope, questo il titolo del nuovo album che uscirà questo 28 ottobre 2011 in tutta Europa, nasce 6 anni dopo l’ultimo (abbastanza deludente) lavoro On the Line e cerca, a detta degli stessi componenti della band, di riportare in luce l’energia del prezioso debutto. Di fronte ad un’attesa che si fa mano a mano sempre più palpabile, è tempo ora di giudizi..

LE CANZONI

Si parte subito con il giusto approccio con l’opener Greener, brano dalla base molto ritmata che fa da preciso sottofondo alla calda vocalità di Davy Vain che, con la sua timbrica inconfondibile, dirige il pezzo lungo le strofe fino al refrain, caratterizzato da un buon mix di coralità ed energia.
Sono invece le chitarre a farla da padrone in Triple X, con riff rapidi ed aggressivi dal bel suono anni’80 che non possono non emozionare chi ama questo genere. E anche gli assoli della seconda metà della canzone, rapidi, saettanti e tecnici, regalano grandi momenti e ben si combinano con la voce del frontman, anche qui davvero efficace.
L’atmosfera si fa calda, quasi bollente, sul terzo brano Hot Stage Lights ed è nuovamente Davy Vain a elevarsi sulle melodie, con il suo carico di sfrontata e pungente sensualità che traspare forte nota dopo nota, minuto dopo minuto.  Un pezzo molto convincente, a cui segue l’altrettanto ispirata Stray Kitten Burns, che ha dalla sua una grandissima musicalità, con melodie che solleticano immediatamente l’orecchio dell’ascoltatore, risultando certamente tra le migliori dell’intero lotto.
Piacevole è anche Cindy, con il basso di Mitchell abile a creare il groove e l’atmosfera che divampa ancora calda sul ritornello, con le chitarre acute ma maschie a gridare di sfondo per poi correre via rapide in un altro assolo molto riuscito.
E’ poi tempo di rallentare il ritmo con la ballad Treasure Girl, una slow-tempo molto ben arrangiata e dal buon songwriting, che però non risulta molto originale e fatica a convincere molto al di la della precisa riuscita tecnico-sonora.
Decisamente meglio la title track Enough Rope, dal grande bridge che anticipa un ritornello riuscitissimo per coralità ed immediatezza. Nuovamente, è Davy a elevarsi da regista sul tappeto strumentale, con una vocalità ancora una volta puntuale e ben gestita.
Dal riffing spiccatamente hard rock, Solid Gold mostra tutto il lato più aggressivo della band statunitense. Le chitarre si alternano e intrecciano vorticose, mentre il basso e la batteria scandiscono puntuali il tempo del pezzo e la vocalità si alterna tra note basse e acuti urlati e graffianti.
Decisamente il mio pezzo preferito, Distance Of Love abbina quanto di buono espresso fino ad ora dai Vain, con un avanzare lento e sensuale tra ottimi arrangiamenti e una prova vocale di Davy Vain assoluta, a tratti quasi tetra nella sua timbrica. L’impressione è quella di una molla che viene via via caricata sulle strofe per poi schizzare via in concomitanza del ritornello, che non è poi così eccessivamente energico ma è tanto carico di sensualità da bruciarvi d’ardore il petto.
La chiusura è nelle note dell’ottima Vain, dal refrain di grande impatto ed energia che è coronato e innalzato da un’ottima prestazione tecnica di tutti i componenti, e infine di Worship You, altro brano rapidissimo fin dalla sue prime note e che poggia tutto sul solido muro sonoro innalzato dagli strumenti, nonostante non disdegni una buona dose di musicalità che rende le melodie, seppur prestanti e potenti, melodiche.

IN CONCLUSIONE

E’ un ottimo ritorno quello dei Vain con questo Enough Rope, che fin da subito dimostra d’avere il merito di cancellare la delusione che era nata a seguito dell’ultima pubblicazione del 2005 presentando una formazione davvero in gran forma, forte di una notevole intesa e capace di emozionare e sballare le platee come un tempo. La sensazione è che di sicuro il tour che verrà sarà da non perdere. Il frontman Davy Vain appare in bolla, caldo, sensuale e prestante come non lo era da tempo. Al pari, Scott e West alle chitarre disegnano precise e fitte trame che, con l’ausilio delle ottime prove di Mitchell e Richard rispettivamente al basso e alla batteria, fanno da fondamenta alla riuscita dell’insieme. Forse qualcosa di più si poteva fare sui suoni, non sempre completamente nitidi, e su alcune tracce della sezione centrale dell’album che appaiono un po’ più sottotono rispetto ad altre, ma il risultato finale è ben più che soddisfacente e mi porta a consigliare vivamente l’acquisto di questa uscita agli amanti di questa realtà musicale e di questo genere a metà tra hard rock e glam. Questa volta non resterete delusi.

© 2011 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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