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Recensione

85/100

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Shadowman – Watching Over You – Recensione

01 Agosto 2011 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Escape Music

Tracklist:

01. Across The Universe *
02. Renegades
03. Cry *
04. Watching Over You *
05. Are You Ready
06. Suzanne
07. Waiting For A Miracle
08. Stop Breaking This Heart Of Mine *
09. Heaven Waits
10. Whatever It Takes
11. Justify
12. Party Is Over

* migliori canzoni

Formazione:

Steve Overland – Voce
Steve Morris – Chitarre / Tastiere
Chris Childs – Basso
Harry James – Batteria

 

Apprestandomi a recensire Watching Over You, quarta fatica discografica degli Shadowman e disco uscito in questo tanto ricco 2011 sotto Escape Music, mi resta difficile non spendere qualche parola di elogio introduttiva alla figura di Steve Overland, storico cantante degli FM che appena può piazza sul mercato lavori di sempre indubbio valore, siano essi sotto marchio FM, sotto denominazione Shadowman o The Ladder o ancora sotto il suo stesso nome.  Come mi piace spesso dire, tanto di cappello alla creatività e alla forza di volontà di questo musicista di esprimersi con costanza in un mercato musicale non semplice come quello degli anni’80 da cui è con la giusta gloria emerso, riconosciuto come uno degli artisti più importanti.

Tre anni dopo il buon Ghost in the Mirror del 2008, gli Shadowman, che poi altro non sono che un supergruppo formato da Overland alla voce con Steve Morris degli Heartland alle chitarre e alle tastiere e con i due ex-Thunder Chris Childs e Harry James rispettivamente al basso e alla batteria, tornano a far parlare di loro con queste 12 tracce. Vediamo cosa mi sono stati in grado di trasmettere.

LE CANZONI

Di immediata energia, Across The Universe da una fulminea scarica d’adrenalina all’ascoltatore con uno stupendo esordio strumentale, d’altri tempi. L’ingresso vocale di Overland regala le solite emozioni, con la sua timbrica unica quanto inimitabile. Il ritornello è di facile assimilazione e il doppio assolo tastiera/chitarra è una perla. E si sa che chi ben comincia..
Renegades è un ottimo brano incalzante, sostenuto da una forte carica hard rock e da un lavoro di chitarra davvero roccioso e perfettamente cadenzato dalla batteria e da un frizzante basso. All’opposto, il terzo brano Cry è una raffinata ballata blueseggiante e in linea con quanto espresso dagli ultimi FM, che mette in primo piano tutta la vocalità di Overland. Il tempo per il cantante continua a scorrere sulla pelle ma non sulla voce, ancora in perfetta forma e, mamma mia, sempre over the top se si tratta di trasmettere emozioni.
Brano omonimo, Watching Over You, zampilla forte di tastiere e chitarra, per poi alleggeririsi sull’ingresso vocale di Steve, che si getta in un’altra prestazione da inchino con reverenza. Chris Childs accompagna saccente con il suo basso le melodie, mentre Morris si getta in un lavoro di chitarra e tastiere davvero da paura. Che livello di musicisti ha questo progetto!
Traccia numero 5, Are You Ready, è un pregievole esercizio di hard rock misto a un profumo immancabile di blues, che trova la sua naturale completezza nella timbrica di Overland quanto nello stile chitarristico di Morris. Sull’opposto, Suzanne, ha la sua forza in melodie sorridenti e pimpanti, rese diamantine da splendidi cori sul ritornello, che ricordano fortemente alcune esecuzioni dei Journey. Canzone spiccatamente AOR, questa Suzanne si eleva a top dell’intero lotto, grazie ancora uno splendido Morris, abilissimo a combinare tastiere e chitarra.
Waiting For A Miracle oscilla tra forti influenze rock (guarda caso alla Thunder) sulle strofe e la freschezza tutta AOR del ritornello, con un altro bell’assolo di tastiere/chitarra a metà pezzo.
Altra preziosissima ballata, Stop Breaking This Heart Of Mine riconferma quanto di buono detto sulla precedente terza traccia Cry, da cui si differenzia per un ritornello più corale e per l’assenza di tocco blues. E anche qui, appena il ritmo cala, Overland sale sugli scudi e tira fuori tutto quello che ha. Ed è il massimo.
Numero 9, Heaven Waits è un mid-tempo morbido e riflessivo, con un basso molto cupo e una forte orechestrazione di base che da specificità alle sensazioni del componimento, dall’atmosfera nostalgica e oscura confermata da un ”moderato” assolo di chitarra e da cori appena accennati. Con ritmo analogo ma tutt’altre sensazioni, Whatever It Takes parte acustica ma non tarda a farsi subito elettrica, seppur la chitarra acustica continui ad accompagnare le melodie lungo gran parte della strofa portante. E’ un brano piacevole e raggiante.
Quasi in chiusura, Justify, è un ulteriore sfoggio di buona tecnica e attitudine rock e un brano che anticipa perfettamente il pezzo finale Party Is Over, cazone scherzosa e guascona che si distacca completamente dai brani fino ad ora ascoltati nel disco per il suo strizzare fortemente l’occhio alla concezione più pop della musica. Posta a metà disco sarebbe sembrata buttata li per aggiungere minutaggio (non dico un filler ma quasi), posta così in chiusura assume indubbio valore e contribuisce a sciacquare via con un sorriso le emozioni qui ascoltate traccia dopo traccia.

IN CONCLUSIONE

Tirando le somme, Watching Over You è un disco senza infamia e senza lode. Sinceramente, nonostante le sue indubbie qualità, non credo sarà un’uscita che sarà menzionata da molti tra le migliori di questo anno, relativamente all’hard rock in generale. Se si va invece a selezionare, cercando tra i suoni più levigati del rock melodico, allora questo disco non sfigura affatto e di certo ha contribuito in modo evidente a rendere questo 2011 un anno di pubblicazioni indimenticabili. E’ un disco che non ha in se niente di spiccatamente innovativo (ed è evidente come strizzi l’occhio alle più varie influenze musicali dei suoi musicisti) ma di certo è un lavoro di piacevole ascolto e ricco di sensazioni e valori tecnici che solo Overland e soci e ben pochi altri ad oggi ci sanno trasmettere. Il quartetto di musicisti da ancora una volta un largo range di sounti musicali, ma il lavoro finale appare perfettamente scisso traccia dopo traccia e univoco (e soprattutto privo di fastidiosi filler). Insomma, Watching Over You è un altro grande capitolo di questo progetto e forse uno dei migliori del loro intero lotto. E si che ci vuole del coraggio a definire gli Shadowman un side-project..

© 2011 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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