Recensione

Warrant – Rockaholic – Recensione

15 Luglio 2011 2 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers

 

I Warrant sono Jani Lane! Ed infatti i Warrant tornano tra noi con… Robert Mason alla voce in sostituzione proprio di Jani Lane. Scusate la piccola provocazione, ma è che penso che questo Rockaholic verrà bollato da subito come un album “non Warrant” da molti… a prescindere che sia stato ascoltato o meno! 😉
Non si possono dare però tutti i torti a chi storce il naso al solo sentire il moniker Warrant non associato al nome di Jani Lane, soprattutto dopo il poco riuscito Born Again (2006) con Jamie St James dei Black’n’Blue all voce.
Questa volta ad ugulare in questo nuovo Rockaholic troviamo invece Robert Mason (Lynch Mob) insieme comunque a tutti gli altri membri originali (Erik Turner, Jerry Dixon, Joey Allen e Steven Sweet). Ed il risultato di questa nuova “collaborazione” lo stiamo giusto per valutare…

LE CANZONI

La chitarra che ci accoglie in Sex Ain’t Love è un treno fuori controllo che ci lancia in pieno nel nuovo mondo Warrant che vede come capotreno la voce di Robert Mason… e signori, che voce!!! Il pezzo è tutto giocato su riff di chitarra, voce e ottimi cori. Elettrizzante!
Sono ancora le chitarre a tessere le danze nella successiva Innocence Gone, altro pezzo dall’indiscutibile orecchiabilità in cui ancora una volta stupisce la voce dell’intruso Mason.
Altro pezzo ed altro giro di giostra e l’anima funky e catchy di Snake si è già impossessata di noi. Tre pezzi e tre centri, pollici su per i Warrant! Dopo questa prima sparata con la successiva Dusty’s Revenge si calma la tempesta di chitarre e voce e ci troviamo tra le mani un pezzo che  “se la tira“, ma lo fa con gran classe… 😉
Il treno Warrant rallenta del tutto e si lascia cullare dolcemente sulle note della prima ballata di Rockaholic. Home mentre ti avvolge con la sua nostalgica malinconia semplicemente ti lascia in bocca il sapore dei ricordi e a fine pezzo ti resta stampato quel sorriso che ti ritrovi solo quando sei in mezzo a ciò che senti come “casa“, qualunque cosa o persona essa sia.
What Love Can Do riesce ancora una volta a muovere le giuste emozioni e giocando su una melodia riuscita e sulla sempre ottima voce di Mason segna l’ennesimo ottimo pezzo di questo Rockaholic.
Life’s a Song, primo video e singolo di questo lavoro, se solo trovasse strada nelle radio nostrane potrebbe rivelarsi veramente devastante con quel suo misto di hard rock melodico ai massimi livelli, la voce ammaliante di Mason e le chitarre di Turner e Allen che trovano sempre i giusti tempi in cui scendere in campo e dare la giusta sferzata alle nostre orecchie.
Dopo che pensavamo di aver ormai frenato la forza e foga dei Warrant ecco che irrompe il duo formato dai pezzi Show Must Go On e Cocaine Freight Train, irresistibile la forza dirompente del primo ed il ritornello del secondo.
Altra ballata quella messa in scena con Found Forever e altro ottimo lavoro da parte della band. Candy Man e Sunshine si attestano comunque su un buon livello senza eccellere però rispetto a quanto già ascoltato finora.
La palma sicuramente per la ballata più intensa e strappalacrime va a Tears In The City in grado di rivaleggiare senza problemi con le passate ballads firmate dai Warrant di Jani Lane.
Resta ancora il tempo per un ultimo giro senza freni sul treno Warrant grazie al ritmo sostenuto della conclusiva The Last Straw, sempre ottima la prova vocale di Mason!

IN CONCLUSIONE

Diventa molto difficile pensare di proseguire con un certo moniker quando quest’ultimo è per molti (se non tutti) legato ad un unico membro della band. Questo è un pò quanto è successo ai Warrant da sempre identificati nel personaggio ingombrante di Jani Lane. Dopo l’uscita nel 2006 di Born Again, disco non molto apprezzato dal sottoscritto, per molti si sarebbe dovuta mettere la parola fine ai Warrant… invece i 4 membri originali, trovato un nuovo cantante, ci riprovano in questo 2011 e per me questa volta centrano pienamente l’obiettivo.
Niente di stratosferico o da far gridare al miracolo, ma Rockaholic risulta un disco ben oliato (grazie anche alle sapienti mani del produttore Keith Olsen e di Pat Lagan in fase di masterizzazione), basato su un Hard Rock nel classico stile scanzonato dei Warrant a cui ben si innesta la voce di Mason ed in generale con una band in piena forma.
Ed ora arriviamo al punto che tutti aspettano, la voce! Non me ne vogliano gli amanti dei Warrant firmati Jani Lane (tra cui mi annovero anch’io 😉 ), ma Robert Mason risulta tecnicamente superiore al collega con una voce tagliente e cristallina, mai una volta fuori posto! Un grande delle corde vocali… 😉
Un album che mi è piaciuto, forse sarebbe stato più corretto usare un altro moniker, ma diciamocelo, questo è marketing ed in fin dei conti per noi che cerchiamo solo un pò di buona musica poco importa! Basta prendere il disco per quello che è, questi non sono i Warrant di Jani Lane, ma Rockaholic è comunque un gran disco!
Un ultimo appunto per il packaging veramente ben curato e con l’idea del book del disco in stile cartella clinica veramente azzeccato, per la serie, il piacere di possedere il cd originale! 😉

 

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