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11/07/11 Genova Guitar Festival – Warren Haynes

11/07/11 Genova Guitar Festival – Warren Haynes

13 Luglio 2011 0 Commenti Iacopo Mezzano

Warren Haynes Live Genova 2011Anche quest’anno il colpo d’occhio del palco del Genova Guitar Festival è qualcosa di unico. L’Arena del Mare costeggia perfettamente la banchina del porto in uno dei suoi punti più suggestivi, ubicandosi a qualche metro dalle acque calme del mare con scorcio perfetto sulla lanterna genovese, simbolo cittadino, e su gran parte del panorama del Porto Antico della città. Lo spettacolo scenico della location si accende via via che il rossore abbozzato del cielo si trasforma prima in tramonto e poi in notte, con le luci a riflettersi sulla superficie del mare e i traghetti, enormi, a scivolare via silenziosi a pochi metri dai seggiolini degli spettatori. E nelle narici nient’altro che l’odore della salsedine marina..

La magia si completa con le note musicali. Sono le 21 e 40 circa quando Warren Haynes, leggenda del southern rock con i The Allman Brothers Band e poi del blues rock con i suoi Gov’t Mule, sale sul palco con la sua band, con il suo progetto solista, pronto per tingere di poesia musicale l’aria genovese attraverso un saccente connubio di blues, rock e jazz.

E’ incredibile come ogni canzone si incorpori in modo unico con il paesaggio, mescolandosi e integrandosi con esso. La prima ora di concerto è quasi tutta indirizzata sull’ultimo album pubblicato dall’artista proprio in questo 2011, Man In Motion.  I brani sono eseguiti con perfetta maestria, senza la minima sbavatura. Su tutti River’s Gonna Rise e Seek of my Shadow, dalla resa davvero splendida. I suoni sprigionati dagli amplificatori escono perfettamente nitidi e ben tarati, immergendosi con gran gusto nelle orecchie degli spettatori. Haynes appare in forma smagliante, da sfoggio di grande tecnica e di un ottima vocalità e non ha bisogno di grandi parole per intrattenere il pubblico. Anzi, silenzioso tace tra un brano e l’altro, preoccupandosi solo di tarare al meglio lo strumento per regalare non parole ma solo intense emozioni al pubblico. E ci riesce a meraviglia!

La formazione che lo accompagna è davvero una summa di fuoriclasse. Ron Holloway al sassofono regala emozioni a non finire, al pari di Nigel Hall alle tastiere e organetto. I due, che anche come look e movenze sono ottimi personaggi, duettano più volte con Warren in lunghi assoli molto tecnici e mai banali, senza minimamente sfigurare di fronte al gigante alla chitarra. Ron Johnson al basso rimane invece un po’ in disparte pur regalando anche lui giri non da poco, cosa che invece non fanno il batterista Terrence Higgins (autore anche di un ottimo assolo) e la giovane corista (di cui mi scuso ma mi è sfuggito il nome), sempre al centro dell’attenzione.

Sono quasi le 23 quando Warren Haynes allontana dal palco gli altri musicisti, imbraccia la chitarra acustica e si getta nell’esecuizione di alcuni brani in versione voce-chitarra. E saranno emozioni a non finire con la cover di Old Friend (il cui video da me ripreso trovate alla fine dell’articolo) degli Allman Brothers, nel brano denso di emozioni Falling Down e nella cover degli U2 One. Se già non lo era prima, ora il pubblico è rapito, commosso, estasiato da tutto il calore di sentimento sprigionato dall’omone statunitense che è li, fermo al centro del palco, solo con il suo stumento a cantare, ma in realtà vicino a ogni spettatore con note che sono carezze al cuore. S’è vista più che una lacrima, l’applauso è stato sentito e scrosciante.

Ma non credete che il concerto sia ancora finito (si sono sfiorate le 2 ore e mezza di durata). Torna la band sul palco, torna “l’elettrico”  e tornano ancora le emozioni, con un set di un altra mezz’ora di cui si evidenzia soprattutto l’esecuzione di Hattiesburg Hustle e la chiusura di show con Soulshine (altra cover degli Allman Brothers), dove il pubblico si alza in piedi e si riversa tutto sotto palco, per cantare e porgere omaggio al suo eroe.

L’orologio segna ormai la mezzanotte passata quando le luci del palco si spengono definitivamente e il silenzio della notte entra rumoroso in scena sull’Arena del Mare. Ora tutto ha perso la sua magia e le emozioni si fanno piano piano ricordi mentre ci allontaniamo verso i nostri mezzi per tornare a casa. Nel 2010 c’era riuscito il compianto Gary Moore, in questa edizione 2011 l’arcobaleno nel cielo notturro di Genova l’ha dipinto Warren Haynes da Asheville, Nord Carolina.

httpv://www.youtube.com/watch?v=VsTi6Z89qRQ&feature=related

© 2011, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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