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Recensione

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Hell in the Club – Let the Games Begin – recensione

05 Giugno 2011 5 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock / Sleaze Rock
anno: 2011
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

01. Never Turn My Back
02. Rock Down This Place *
03. On The Road *
04. Natural Born Rockers
05. Since You’re Not Here *
06. Another Saturday Night
07. Raise Your Drinkin’ Glass
08. No Appreciation
09. Forbidden Fruit *
10. Star *
11. Daydream Boulevard
12. Don’t Throw In The Towel

* migliori canzoni

Formazione:

Davide “DAVE” Moras: voce
Andrea “ANDY” Buratto: basso
Andrea “PICCO” Piccardi: chitarre
Federico “FEDE” Pennazzato: batteria

 

Hell nel nome, un sound che profuma del vecchio Jack (Daniel’s) lontano un miglio, nomi come Dave e Andy… ma se andiamo bene a fondo semplicemente ci troviamo tra le mani l’ennesima grande conferma firmata Italia.
La storia degli Hell in the Club inizia infatti ad Alessandria quando Andrea “Andy” Buratto, bassista dei Secret Sphere con una manciata di buoni pezzi in mano in puro stile Kiss, Mötley Crüe, Skid Row e Ratt decide di buttarsi anima e corpo in un progetto Hard/Sleaze Rock. Comincia così la ricerca degli altri componenti della band che porterà all’entrata in scena di Andrea “Picco” Piccardi alla chitarra e un altro componente dei Secret Sphere alla batteria, Federico “Fede” Pennazzato.
A questo punto agli Hell in the Club non manca che la giusta voce e la scelta ricade su Davide “Dave” Moras, preso in prestito dagli Elvenking. Certo che se si tiene conto del passato della formazione degli Hel in the Club per buona parte proveniente dai Secret Sphere e dagli Elvenking tutto ci si potrebbe aspettare fuorchè un album di Hard / Sleaze Rock, eppure si sa, l’Italia è un paese sempre in grado di stupire, quindi, senza spendere altre parole… Let the Games Begin!

LE CANZONI

Per chi conosce le due band citate sopra (Elvenking e Secret Sphere) non si può che rimanere letteralmente stupiti! Infatti Never Turn My Back che ha l’arduo compito di introdurre questo Let the Games Begin ci propone un inedito Dave che alla voce spacca alla grande tutto ciò che gli si para innanzi e quando con il suo “Guitar” lancia il solo di chitarra di Picco è ormai chiaro che Hell in the Club sapranno mantenere pienamente fede al loro nome.
Si continua con la successiva carica di adrenalina e cattiveria donate dalla spendida Rock Down this Place, inno scorretto e travolgente con il suo sound forte e deciso in cui voce e chitarra si mescolano sapientemente.
On the Road, primo singolo e video tratto da questo lavoro, continua sul sentiero tracciato finora dagli Hell fatto di suoni nettamente Hard Rock ma con la giusta dose di Sleaze e Glam che rende per il momento decisamente appagante l’ascolto di questo Let the Games Begin.
Scende in campo la batteria che prendendo le redini del gioco tiene a bada voce e chitarra in Natural Born Rockers che sprigiona energia a dismisura. Con Since You’re Not Here si raggiunge forse uno dei momenti più belli di questo lavoro firmato HITC. La voce di Dave gioca tra rabbia e vibranti emozioni mentre in sottofondo la band regala una prova magistrale portando in campo una melodia ed un’esecuzione che creano un’atmosfera unica.  Grande intensità!
Another Saturday Night compensa l’intensità di Since You’re Not Here con una melodia scanzonata da cui è impossibile non lasciarsi prendere. Raise Your Drinkin’ Glass si può confermare già da ora come uno dei pezzi da sicuro “devasto” in sede live, ascoltare per credere!
No Appreciation si segnala come uno dei pezzi più Hard del gruppo con un grandioso ritornello di immediata presa. Il giro di chitarra di Forbidden Fruit, la voce ed il ritornello ne segnano indelebilmente il dna, ottimo Hard Rock vecchio stampo!
Star riporta alla mente le ballads acustice dei primi Skid Row fatte di una voce graffiante ed emozionante, un’immancabile solo di chitarra da “ora o mai più” ed un’esplosione di passione giusto prima che entri in circolo il ritornello… per chi su pezzi come questo ha perso più di una volta un battito del cuore non resta che da dire, Splendida!
Ci avviciniamo così al termine, ma ci resta ancora il tempo di assaporare il ritmo quasi funky di Daydream Boulevard e di concludere in bellezza sulla melodia incalzante di Don’t Throw In the Towel.

IN CONCLUSIONE

Gran bello spettacolo quello messo in scena dagli Hell in the Club in questo Let the Games Begin! Dodici pezzi di assoluto valore che senza mai una caduta dimostrano per l’ennesima volta quanto bene si stia muovendo il panorama italiano dell’Hard (ma anche melodic) Rock. Un album sicuramente riuscito, che a dispetto di un aspetto nettamente Glam del gruppo porta in scena più uno sleaze / hard rock di grande qualità!
La bravura del gruppo unita all’ottima esecuzione di ogni singolo pezzo serve semplicemente a siglare in modo definitivo un piccolo gioiello che merita ben più di un ascolto, ma per questo non abbiamo dubbi, dopo il primo ascolto sicuramente gli Hell in the Club vi faranno compagnia per un bel pò di tempo!

© 2011 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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