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Recensione

80/100

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Moritz – Undivided – recensione

01 Marzo 2011 2 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 2011
etichetta: Avenue of Allies / Frontiers Records

Tracklist:

01. Power Of The Music
02. Undivided *
03. Should Have Been Gone *
04. Who Do You Run To
05. Can’t Stop The Angels *
06. Same But Different
07. Anytime At All
08. Without Love
09. Never Together *
10. Lonely Without You *
11. Can’t Get Away
12. World Keep Turning

* migliori canzoni

Formazione:

Pete Scallan: Voce
Greg Hart: Chitarre
Peter Forge: Basso
Andy Stewart: Tastiere
Mick Neaves: Batteria
Mike Nolan: Chitarre

 

Ritrovarsi tra le mani il debutto di un gruppo come i Moritz che ha alle spalle oltre vent’anni di carriera è per certi versi sconcertante.  Se si pensa poi alla qualità di questo gruppo che avrebbe avuto assolutamente tutte le carte in regola al tempo per ritagliarsi un suo spazio tra nomi ben più blasonati quali Asia, Styx, ma anche Journey, allora non ci resta che arrenderci alle stane regole che guidano lo show business della musica.
Gli inglesi Moritz infatti sono attivi dalla metà degli anni ’80 e questo loro debutto Undivided è pronto ormai dal lontano 1988, ma solo ora riescono a darlo alle stampe e quindi come una improbabile macchina del tempo Undivided sta per riportarci a ritroso fino a quei giorni in cui l’Aor splendeva nel panorama musicale mondiale.

LE CANZONI

Immediato il feeling che genera Power of The Music con la sua melodia di facile presa che ben si adatta alle corde vocali del sempre bravo Pete Scallan. Impossibile ascoltando Undivided non chiedersi come non siano riusciti al tempo i Moritz ad emergere. Melodia azzeccattissima con una voce che si appoggia al ritmo della chitarra nel ritornello fino ad arrivare ad un riuscito solo della stessa chitarra… 10 e lode!
La voce calda di Pete Scallan ancora una volta si dimostra perfetta per il sound dei Moritz e così la semi ballad Should Have Been Gone segna un altro punto a favore del gruppo inglese.
La nostra corsa nel passato continua sul ritmo sostenuto di Who Do You Run To che ci accompagna fino alla prima vera ballata dell’album. Can’t Stop The Angels ferma il tempo grazie ancora una volta alla sorprendente voce di Scallan ed ai cori perfetti che anticipano ed accompagnano il ritornello. Semplicemente un lento splendido.
Da qui ci aspettano tre pezzi dal carattere più acceso e dal ritmo più sostenuto. Si parte quindi con Same But Different a cui si susseguono le tastiere perfettamente riuscite di Anytime At All e si conclude con l’azzeccata Without Love.
Never Together merita la nostra attenzione riuscendo ancora una volta a stupire per le qualità dei Moritz. Ritmo perfetto, cori incisivi ma mai invadenti, un ottimo lavoro alla chitarra e al solito la voce di Scallan a ben miscelare il tutto. Le stesse parole potrebbero essere utilizzate anche per Lonely Without You che però guadagna qualcosa grazie allo spendido coro del ritornello.
Can’t Get Away ci trasporta con la chitarra che ci accompagna fino all’entrate in scena della voce per l’ennesimo pezzo da cartolina Aor messo sul piatto dai Moritz.  Godiamoci a questo punto le tastiere di World Keep Turning e lasciamo che per l’ultima volta i Moritz invadano i nostri pensieri con il loro sogno Aor.

IN CONCLUSIONE

Incredibile! Ci troviamo fra le mani un classico degli anni ’80, uno di quegli album che si ritirano fuori ogni tanto dalla propria collezione giusto per riportare alla memoria qualche bel ricordo. Eppure siamo nel 2011 e la data di uscita del disco lascia ben pochi dubbi sul fatto che questo non sia in realtà un vecchio e polveroso classico della storia dell’Aor.
A questo punto potrei dirvi che purtroppo la produzione non è eccelsa o che in alcuni punti l’album sa di già sentito, ma se nel vostro petto batte un cuore Aor, allora l’unica cosa che posso sinceramente dirvi è che questo è un album che dovete avere! Onore ai Moritz!

© 2011 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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