Recensione

Bonfire – Branded – Recensione

10 Marzo 2011 8 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: LZ Records

Volete un’idea di cos’è il melodic hard rock? Allora ascoltatevi i Bonfire e questo loro Branded! Perchè a mio avviso i teutonici Bonfire sono sicuramente uno dei gruppi che meglio può incarnare lo spirito melodico dell’hard rock fatto di un sound sempre dannatamente incisivo e supportato da una sezione ritmica di tutto rispetto, grandi cori ed una voce particolare e graffiante come quella di Claus Lessmann.
Dopo il particolare The Rauber, tratto da un’opera teatrale di Friedrich Schiller, che fece storcere il naso a più di un fan e dopo comunque un decennio senza clamorosi successi per il duo storico Claus Lessmann / Hans Ziller tutti sperano che questo Branded riporti a far brillare nella notte il fuoco del Falò (Bonfire) tedesco!

LE CANZONI

Ci accolgono a braccia aperte il solido sound e la voce nasale di Claus nella esordiete Deadly Contradiction. Una canzone che fa da perfetto collegamento con il loro passato più glorioso (Fireworks dell’87 e Point Black dell’88). Che la fiamma dei Bonfire stia finalmente riprendendo vigore?
La risposta arriva presto con Just Follow The Rainbow che grazie ad un chorus trascinante come non mai toglie ogni dubbio sul ritorno in grande stile dei Bonfire. Un vero pezzo da novanta di questo Branded.
Non è da meno Save Me che lascia che sia la chitarra di Ziller, messa in bella evidenza, a catturare l’attenzione. Da sempre le infuenze americane non mancano nei pezzi del gruppo tedesco ed ecco che Let it Grow ci porta verso sonorità southern di chiara matrice Usa.
Inizio mistico per Better Days che punta sulla pomposità della melodia che però poco si adatta alla voce di Lessmann. Si va quindi oltre… e con Do or Die ritorniamo nelle corde di Claus con uno dei pezzi più duri di questo lavoro. Intro forse un pò troppo lunga, ma quando il pezzo viene lanciato non ce ne più per nessuno… Hard Rock Teutonico di classica fattura Bonfire. Il gruppo continua a picchiare duro con la successiva Close to the Edge. In definitiva due pezzi che mettono in risalto l’ottima chitarra e batteria su cui può contare il gruppo.
Crazy entra di diritto nella storia dei Bonfire che scatenano l’inferno sotto la voce graffiante dell’ottimo Claus aiutato dai potenti riff messi in gioco da Ziller! Loser s Lane aggiunge poco ad un lavoro comunque già ampiamente sopra la media che si conclude con la classica ballata acustica stile Bonfire! Hold Me Now è classica quanto si vuole ma assolutamente immancabile in un lavoro come questo, brividi quando la voce si scalda per arrivare al ritornello!
Ci congediamo da Branded con le due bonus riadattate di I need You e Rivers of Glory, due classici senza tempo della carriera dei Bonfire.

IN CONCLUSIONE

Il migliore album degli ultimi 20 anni dei Bonfire. Basterebbe questo a concludere la recensione.  I Bonfire tornano finalmente con un lavoro di Hard Rock melodico pulito e perfetto in cui la band funziona alla grande come è lecito aspettarsi da un gruppo che calca le scene da venticinque anni.
Purtroppo ultimamente eravamo stati abituati a uscite un pò sottotono e si iniziava a sospettare che il fuoco si stesse spegnendo, ma questo Branded riabilita in pieno il loro buon nome e gli riporta nell’olimpo dell’hard rock! Il fuoco dei Bonfire è finalmente tornato a bruciare!

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