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12 Ottobre 2010 Comment Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2010
etichetta: Escape Music
Tracklist:
01. The Sky Is Falling *
02. Blind Faith
03. Fighting
04. Liar
05. I Was Gonna Tell You Tonight *
06. Angels Don't Cry
07. If You Love Her
08. House Of Love *
09. Don't Ever Give Your Heart Away *
10. All That I Need
* migliori canzoni
Formazione:
Voci - Mike DeMeo, Rob Moratti, Ralf Scheepers, Tony Martin, Robin Beck, Mikael Erlandsson, Chris Ousey, Steve Overland, Terry Brock
Chitarra - Stefan Lindholm, Ian Crichton, Tommy Denander, Steve Newman, Martin Kronlund, Jim Kirkpatrick
Basso - Mat Sinner, Martin Kronlund, Henrik Thomsen
Batteria - Imre Daun
Tastiere - Dan Helgesen
Il primo progetto Phenomena, dal titolo omonimo, risale all’84. A questo album ne seguiranno altri due il primo nell’87 (Dream Runner) ed il secondo nel ’92 (InnerVision).
Dopodichè calerà il silenzio sui Phenomena fino al 2006, anno in cui i fratelli Tom Galley (produttore) e Mel Galley (chitarrista), riporteranno alla luce il progetto dando vita al buon PsycoFantasy… ma cos’è il progetto Phenomena?
Praticamente Tom Galley ha pensato bene nel lontano ’84 di prendere alcuni tra gli elementi migliori del panorama Hard Rock e Rock Melodico mondiale, confezionare in base alle loro migliori capacità una serie di pezzi che vi sia adattasse alla perfezione e creare così un disco di successo.
A questo primo disco ne seguiranno poi altri sempre basati sulla stessa base, buona musica “Hard & Melodic Rock” ed una nutrita schiera di artisti tra cui sicuramente sono da ricordare negli anni anche il grande Glenn Hughes (Black Country Communion, Deep Purple, Trapezee) ed il chitarrista dei Queen Brian May.
Anche questo suo nuovo lavoro Blind Faith, il primo purtroppo senza il fratello Mel Galley alla chitarra stroncato da un male incurabile nel 2008, può contare su artisti di grande calibro come Terry Brock, Robin Beck, Steve Overland, Tommy Denander e Steve Newman solo per citarne alcuni.
LE CANZONI
Apocalittica fa la sua entrata in scena The Sky is Falling, pezzo duro in cui la voce di Mike DeMeo (Riot – Masterplan) trova il supporto della splendida prova alla chitarra di Stefan Lindholm (Vindictiv – Firecracker). Cattiveria ed inquietudine regalate dalla voce di DeMeo aleggiano nell’aria di questa ottima opening track che raggiunge il suo apice quando verso il quarto minuto la voce di DeMeo cede il testimone alla cadenza dettata dalla chitarra di Lidholm.
Inizio orchestrale per la successiva Blind Faith, altro pezzo decisamente veloce e cattivo in cui la parte del padrone di casa è affidata alla voce di Rob Moratti, chitarrista e vocalist dei Saga. Di grande presa il ritornello, ma il tocco di classe è lo “schitarramento” in stile Celtico verso i tre quarti del pezzo che mi ha ricordato in lontananza l’apertura Celtica di Red dei Ten…
Fighting parte con uno stile simile a classici pezzi rock degli Scorpions o dei Saxon prima maniera, ma purtroppo la voce di Ralf Scheepers (Primal Fear) e la melodia non reggono il tiro e alla fine la canzone risulta semplicemente noiosa.
Partenza d’atmosfera per Liar che può contare alla voce l’ex Black Sabbath Tony Martin. Sicuramente risulta più efficace la performance alla chitarra di Stefan Lindholm, che qui fa la sua seconda apparizione, mentre quella vocale di Martin risulta leggermente sottotono rispetto alle sue reali possibilità.
La successiva I Was Gonna Tell You Tonight mi ha completamente spiazato, dopo tanto rock cattivo e duro, il disco cambia completamente stile per questa splendida mid tempo AOR in cui Robin Beck ci delizia con una prova decisamente inspirata.
Blind Faith si fa nuovamente più cupo con la successiva Angel’s Don’t Cry, a cui la “lucifera” voce del Last Autumn’s Dream Mikael Erlandsson regala un’anima decisamente dark che si fa però più solare nel ritornello, nel complesso molto godibile.
If You Love Her inizia con passo lento che muta ben presto in un pezzo decisamente Heavy accompagnato da un riff riuscito della chitarra di Tommy Denander. Bella ed elegante la voce di Chris Ousey (Virginia Wolf – Heartland). Tommy Denander ci regala anche una dimostrazione della sua sempre alta classe durante il suo assolo di chitarra. Una delle canzoni dell’album che mi sono piaciute maggiormente.
Anche se il mio animo melodico ha decretato come opera vincitrice di questo Blind Faith la bellissima House of Love con la spettacolare prova vocale di Rob Moratti. Una power ballad di grande effetto contraddistinta dagli acuti da brivido di Moratti. Semplice e d’atmosfera, un pezzo che già adoro.
Molto bella anche la successiva Don’t Ever Give Your Heart Away impreziosita dalla sempre inconfondibile voce di Steve Overaland (FM – Overland), melodic rock puro, veloce elineare nello stile ma ricercato nella melodica.
La conclusione è affidata a Terry Brock (Strangeways – Giant) che ci regala un pezzo Rock, All That I Need, non troppo ispirato però, sicuramente un gradino sotto a quanto abbiamo potuto apprezzare recentemente nel suo Diamond Blue.
IN CONCLUSIONE
Ammetto che non conosco i primi lavori targati Phenomena, ma posso dire che a mio parere questo Blind Faith è superiore al già buono PsycoFantasy. Il disco ha due anime, una più cattiva che caratterizza più che altro la prima parte dell’album con sonorità più pesanti e cupe ed una più solare caratterizzata sicuramente dalle due belle power ballad I Was Gonna Tell You Tonight e House of Love.
Un album che, anche se con alcuni alti e bassi ed alcune prove vocali non proprio all’altezza dei nomi coinvolti, risulta comunque riuscito ed il mix di artisti e generi risulta sapientemente mescolato da Tom Galley ed il risultato è un disco di qualità che riesce a trovare un suo spazio tra le uscite “pesanti” di questi ultimi mesi.
Ultima nota, se vi piace la parte più melodica (come nel mio caso) di questo Phenomena, cercatevi allora anche il recente Shining Line, progetto italiano nato da un’idea di Pierpaolo Monti che segue lo stesso stile di questo progetto, tanti artisti e buona musica che però in generale reputo di almeno un gradino più in alto di questo Blind Faith… 😉
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