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Recensione

70/100

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Bad Habit – Timeless – Recensione

20 Settembre 2010 Comment Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2010
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

01. Turning Water into Wine *
02. Rock this Town
03. Play The Game (dall'album "After Hours")
04. Heart Of Mine (dall'album "Adult Orientation")
05. A Lot To Learn (dall'album Above and Beyond")
06. Rowena (dall'album "After Hours")
07. Lost Without You (dall'album "Adult Orientation")
08. Hunger (dall'album "Revolution")
09. Winner Takes it All (dall'album "After Hours")
10. Everytime I see You (dall'album "Adult Orientation")
11. Another Night (dall'album "Revolution")
12. I Don't Want You (dall'album Above and Beyond")
13. Sad but True (dall'album "Revolution")
14. Living On The Edge (dall'album "After Hours")
15. Surrender (dall'album "Above and Beyond")
16. Need Somebody (dall'album Above and Beyond")

* migliori canzoni

Formazione:

Bax Fehling - Voce
Hal Marabel – Chitarra / Tastiere
Patrick Sodergren - Basso
Jamie Sasazar - Batteria
Sven Crinski - Chitarra

 

E’ arrivato il momento anche per i Bad Habit di fare un resoconto della loro (bella) carriera, e così ecco che ci troviamo tra le mani questa raccolta di 14 pezzi presi dal loro repertorio più due inediti.
I Bad Habit nascono nel 1986 per volontà del chitarrista di origine americana Hal Marabel e sono riconosciuti come uno dei più influenti gruppi di Rock Melodico del nord Europa (i Bad Habit sono scandinavi).
Il loro lavoro di maggior successo è sicuramente After Hours (1989) anche se ormai risente un pò il peso degli anni, ma personalmente ho apprezzato molto il loro ultimo Above and Beyond,  in cui secondo me hanno raggiunto la loro maturità artistica.

LE CANZONI

Si aprono le danze con la prima dei due inediti di questo disco,  Turning Water into Wine è una bella canzone, melodica come nello stile dei Bad Habit e con un ritmo veloce ed un ritornello che ti resta subito in mente, tra i due inediti quello sicuramente che mi è piaciuto di più.
Rock this Town dovrebbe essere un pezzo più duro, ma la voce dei Bad Habit poco si adatta a questo tipo di canzone, il risultato è un pezzo mediocre che non brilla senza però deludere.
Da qui in avanti si parte con la carrellata di successi del gruppo, ma Play The Game risente un pò del peso degli anni.  Heart Of Mine invece rimane perfettamente godibile ed il suo ritmo non è scalfito dai sei anni trascorsi della pubblicazione di Adult Orientation.
La successiva A Lot Learn è tratta da uno dei loro album che più in assoluto ho apprezzato, Above and Beyond, anche se forse tra tutte le possibili Hit dell’album non avrei selezionato questa per quanto sia comunque un’ottima mid tempo.
Rowena, anch’essa tratta da After Hours, ma che meno sembra aver subito meno lo scorrere del tempo di Play The Game resta un gran bell’esempio di Melodic Rock.
Lost Without You è un’altro bel momento della storia del gruppo, bella voce e bella melodia.  La stessa cosa si può dire per la successiva Hunger, un bel pezzo di power rock, con un ritornello che ti strega al primo ascolto.
Winner Takes it All è il terzo pezzo scelto per questa raccolta dall’album After Hours e sinceramente non brilla per nessuna peculiarità particolare.
Everything I See You dall’album Adult Orientation è uno dei pezzi più belli di questa raccolata,  una bella power ballad con una grande interpretazione da parte del gruppo.
Another Night è un altro pezzo veloce e nel classico stile della band, melodia incalzante ed un arrangiamento curato la rendono ancora oggi un pezzo di Rock Melodico bello e compatto.
Capitolo a parte meriterebbe invece la splendida I Don’t Want You,  canzone che ho adorato dalla prima volta che ascoltai l’album Above and Beyond e forse più di tutte le altre in grado di esprimere le qualità dei Bad Habit.  Una delle canzoni che meglio di tutte si veste su questo ottimo gruppo, ancora oggi una Hit veramente di livello.
Sad but True è invece una canzone più roccheggiante, ma come già detto per il secondo inedito di questo album, trovo che i Bad Habit pecchino un pò nella loro carriera proprio su questo genere di pezzi.
Molto anni ’80 le tastiere di Living on the Edge Surrender è invece un altro bell’estratto dall’album Above and Beyond,  ottima musicalità per questo lento particolarmente intenso e in cui fanno capitolino alcuni riff azzeccati di chitarra.
Need Somebody, con il suo bel ritornello, conclude degnamente questa raccolta.

IN CONCLUSIONE

Non sono un amante delle raccolte in genere, tolto in rari casi in cui le raccolte sono veramente in grado di raccogliere il meglio di un gruppo prima che questo magari dia una svolta alla sua carriera, le ho sempre trovate dei riempitivi tra un disco ed un altro e solitamente preferisco conoscere l’intera storia di un gruppo.
Altro problema delle reccolte è il fatto che è molto difficile riuscire a centrare la tracklist che meglio possa soddisfare tutti, dai vecchi fan che conoscono ogni pezzo agli acquisti dell’ultimo minuto.
Tendo a consigliare l’acquisto delle raccolte solo a chi proprio vuole avere un’infarinatura generale del repertorio di un gruppo. Anche questo Timeless non fa eccezione, per quanto l’inedito Turning Water into Wine sia veramente un bel pezzo forte e trascinante non basta secondo me a giustificare l’acquisto di un album come questo.
Tra l’altro questa raccoltaha un’altra notevole pecca, sono un fan dei Bad Habit dai loro primi lavori e posso dire che con l’album Above and Beyond il gruppo abbia raggiunto una maturità artistica ed un suo stile personale (confermato proprio dall’inedito Turning Water into Wine) invece meno presente negli album precedenti.
Questo ha portato inevitabilmente ad un invecchiamento precode delle canzoni che precedono l’album Above and Beyond (ma l’abum After Hours resta comunque un capolavoro per il tempo in cui è uscito, 1989).
Quindi se non conoscete il gruppo e volete un’idea della loro carriera allora questo può essere un buon acquisto, ma se invece vi interessa conoscere i Bad Habit nel loro “nuovo corso” allora correte a comprare Above and Beyond in attesa del loro nuovo lavoro in studio che dovrebbe uscire ad inizio 2011.

P.s.: ma i Bad Habit si sono dimenticati di aver fatto un album intitolato Hear Say visto che in questa raccolta non ci sono pezzi estratti da quest’album? Eppure non era male… 😉

© 2010 – 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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